No al ridimensionamento del cantiere di Castellammare. E’ questo l’imperativo delle tute blu dello stabilimento Fincantieri che questa mattina sono scesi in piazza per protestare contro quella che sarebbe la nuova mission produttiva tracciata dall’azienda: costruire navi di piccole e medie dimensioni. Si sono radunati all’ingresso del sito stabiesi di via Duilio ed in centinaia hanno sfilato in corteo tra le strade di Castellammare. La manifestazione ha visto la presenza di studenti e cittadini, i commercianti hanno offerto la loro solidarietà abbassando le saracinesche dei negozi. Il corteo, accompagnato anche dalla senatrice Armato (Pd), è terminato a palazzo Farnese. Lavoratori e sindacati volevano un colloquio con il sindaco Luigi Bobbio che però era assente. Le proteste degli operai proseguiranno fino al prossimo 10 ottobre quando ci sarà un nuovo incontro tra le partia a Roma presso la sede del ministero dello Sviluppo economico. Preoccupati per il loro futuro anche gli operai delle ditte dell’indotto Fincantieri, sono più di mille operai a cui al termine del mese di dicembre scadrà il sostegno della cassa integrazione. Loro più dei dipendenti Fincantieri sentono in pericolo il loro futuro occupazionale.