Il “Gambero Rosso” boccia le pizzerie napoletane

I pizzaioli napoletani non ci stanno a non passare per l’ eccellenza della pizza in Italia e nel mondo e si ribellano alla sonora bocciatura del Gambero Rosso che ha preferito a quelle napoletane le pizzerie di Roma e Verona. Mercoledì 10 Ottobre alle 13 è stata prevista una iniziativa di protesta da Sorbillo ai Tribunali con i cittadini ed i pizzaioli assieme al fondatore del Gambero Rosso Stefano Bonini che spiegherà il perchè di una scelta che appare dettata più da motivi più politici ed economici che culinari. Per l’ occasione sarà offerta ai passanti anche la tradizionale pizza a portafoglio.

“Che a Napoli e provincia – spiegano il pizzaiolo Gino Sorbillo e l’ ex assessore all’ agricoltura della Provincia di Napoli ed attuale commissario campano dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli – non ci sia nemmeno una pizzeria degna di essere segnalata dal Gambero Rosso appare surreale e incredibile. Delle due l’ una o gli esperti della guida culinaria hanno voluto denigrare la nostra città oppure come è già successo con il riconoscimento della Pizza stg c’ è l’ ennesima operazione politica che tende a denigrare e a minimizzare il ruolo della Pizza e dei pizzaioli napoletani. Non a caso vengono premiate pizzerie del Veneto da sempre territorio e base elettorale leghista. Anche questa volta dobbiamo reagire con sdegno all’ ennesimo attacco gratuito alla professionalità ed all’ impegno dei maestri pizzaioli napoletani. Dopo tutti i danni ed i problemi che ci hanno creato i leghisti adesso dobbiamo difenderci anche dal razzismo culinario”.
“Mercoledì festeggeremo anche il riconoscimento definitivo dell’ Stg della pizza napoletana – spiegano il presidente dei pizzaioli napoletani Sergio Miccù e Vincenzo Peretti del consorzio dei pizzaioli napoletani – che sempre i leghisti volevano toglierci e che invece abbiamo difeso con i denti grazie anche all’ impegno dagli europarlamentari Paolo De Castro e Andrea Cozzolino. Anche in quel caso il Gambero Rosso non è stato al nostro fianco. Dobbiamo difendere la dignità ed il lavoro di un territorio che ha inventato la pizza e che è stato umiliato da una operazione di bassa politica culinaria asservita ad un governatore ed ex Ministro leghista che gioca sempre contro la nostra città”.

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