E’ prevista per domenica 14 ottobre 2012, nel Santuario di Madonna dell’Arco, la celebrazione della 62^ Giornata Nazionale per le Vittime degli incidenti sul lavoro, organizzata da Raffaele Ievolella, Presidente Provinciale dell’ANMIL Onlus (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), con il seguente programma:
- Ore 9,30 Celebrazione S. Messa in memoria dei caduti sul lavoro presso l’Aula Liturgica “San Giovanni Leonardi” di Madonna dell’Arco officiata dal Padre Superiore Rosario Carlo Licciardello;
- Ore 10,30 Cerimonia civile nella sala conferenze del Centro Studi Arco con il saluto del Sindaco di Sant’Anastasia dott. Carmine Esposito;
- Interverranno il Direttore Regionale Inail dott. Emidio Silenzi, l’Assessore agli affari generali e personale della Regione Campania dott. Pasquale Sommese e l’Assessore al lavoro della Provincia di Napoli Dott. M. Lucia Galdieri, il Direttore provinciale sede Inail di Napoli Dott.ssa Giovanna Iovino ed altre Autorità presenti;
- Ore 11,30 consegna brevetti e distintivi Inail.
“In occasione della giornata nazionale, così come voluta dalla Presidenza della Repubblica, celebriamo insieme una solenne manifestazione con oltre 500 partecipanti provenienti da tutta la Provincia, ricordando i caduti della Flobert con la deposizione di una corona. L’amministrazione ha dato il proprio sostegno ed ho seguito per incarico del Sindaco tutta la preparazione – dice il consigliere Felice Manfellotto – di un evento che si preannuncia importante e imponente per la massiccia partecipazione prevista. I partecipanti dai paesi provinciali, giungeranno a bordo di 8 autobus e verranno accolti nell’area del parcheggio interno al Santuario. Mi preme far rilevare che di momenti importanti come quello del lavoro, nell’attuale stato di povertà che investe numerose famiglie, è più che mai necessario parlarne, ma raramente a livello locale ciò avviene. Parlare di lavoro e della sicurezza, ricordandone le vittime, non è materia solo dei Tg nazionali o dei giornali, ma soprattutto delle comunità. L’Umanità – citando Mario Rodriguez Cobos (Silo) – si evolve “lavorando per raggiungere una vita migliore” non per perdere la vita. Nonostante i progressi, oggi si utilizzano il potere e la forza economica e tecnologica per impoverire e opprimere vaste regioni del mondo, distruggendo inoltre il futuro delle nuove generazioni e l’equilibrio generale della vita del pianeta. Pochi hanno grandi ricchezze, la maggioranza soffre gravi carenze, in alcuni luoghi c’è lavoro e retribuzioni sufficienti, in altri la situazione è disastrosa. Invece, per il solo fatto di essere nati in un ambito sociale, ogni essere umano ha diritto a sicurezza, alimentazione, assistenza sanitaria, casa, educazione, indumenti, servizi e ha bisogno di assicurare il proprio futuro per sé e per i propri figli, con l’ambizione che questi possano vivere meglio. Dobbiamo sforzarci di dare risposte a queste aspirazioni anche nella nostra comunità”.