Scavi di Pompei: XIII edizione della vendemmia tra le antiche vestigia romane

Torna come ad ogni ottobre la vendemmia, un rito antico e evocativo che lega il mondo passato a quello moderno e lo fa rivivere immutato. Questa magia si ripete ogni anno negli scavi di Pompei dove viene prodotto il vino secondo le tecniche di lavorazione risalenti a duemila anni fa. La ricostruzione di tali consuetudini è dovuta agli studi compiuti da Annamaria Ciarallo e Ernesto De Carolis, rispettivamente precedente e attuale direttore del Laboratorio di ricerche applicate della SANP, nell’ambito del suddetto organismo di ricerca. Il recupero della produzione vinaria a Pompei è avvenuto anche grazie all’azienda campana Mastroberardino, che ha collaborato agli studi e ha realizzato il pregiato vino “Villa dei Misteri”, costituito dalle uve sciascinoso e piedi rosso, dotato di marchio IGT. Tale esperimento ha inizio nel 1994 e ed è attualmente concentrato nelle Regiones I e II, per un’estensione di poco più di un ettaro ripartito su dieci appezzamenti di diversa grandezza, con una produzione potenziale di circa cinquanta quintali per ettaro. La tradizionale raccolta delle uve, giunta ormai alla sua XIII edizione,  si svolgerà l’11 ottobre nei vigneti della Domus della Nave Europa, della Caupona del Gladiatore, di Eusino, nell’Orto dei Fuggiaschi del Foro Boario e del Triclinio estivo. Queste ultime due aree resteranno aperte al pubblico fino alle ore 13,00 in modo da consentire ai visitatori di assistere al suggestivo taglio delle uve. Dopo i disastri e le sviste che caratterizzano le recenti cronache del sito, questa della vendemmia rappresenta di sicuro una notizia positiva. In tal modo si dimostra che anche negli scavi di Pompei si può fare ricerca e sviluppo. La speranza è che questo valga anche per gli altri profili della valorizzazione e conservazione dell’area archeologica, per ora ancora carenti.

                                                                                                                     Claudia Malafronte

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano