Castellammare, Russo (Pd) a Bobbio: dove legge chiusura della stazione Fs?

“Al netto delle solite, ridicole e vergognose offese del Sindaco a cittadini onesti e perbene che sono impegnati in una battaglia di civiltà dove legge, questi, la chiusura della stazione Fs di Castellammare di Stabia o la soppressione della tratta nell’intesa del 2009 tra Amministrazione, Regione e Fs?”

Lo ha detto il consigliere comunale del Pd Salvatore Russo in risposta alla nota del Sindaco che affermava che la chiusura della stazione era già prevista dalla precedente Amministrazione in un protocollo di intesa con Regione e Ferrovie dello Stato.

“Un tentativo maldestro di mistificazione della realtà. L’intesa – osserva Russo – parla di progettazione, realizzazione e delocalizzazione della stazione verso la zona nord della città, della trasformazione della linea per Gragnano (chiusa dal duo Bobbio-Patriarca), prevedendo, comunque, il mantenimento del collegamento su ferro del porto commerciale (Fincantieri). Non riesco a trovare nel testo dell’intesa – continua – le parole chiusura, soppressione, abolizione, cancellazione, della stazione e sospensione della tratta. Dove legge, il Sindaco, questi intenti? Con quell’intesa si gettavano le basi per lo sviluppo di quell’area e la sua trasformazione urbana. Non si chiudeva certola Ferrovia come vuol fare lui!

Sta polemizzando con tutto e tutti su un tema di interesse generale con una tale veemenza e volgarità che davvero comincio a pensare di altri interessi al di là di quelli ‘esplicitati’ (ma quali poi? La famosa pista ciclabile? Quella deve essere progettata in città!).

Bobbio sa bene che le posizioni assunte dal Pd vengono sempre motivate e che non siamo l’opposizione del no. Sa bene che, quando (raramente) la sua azione è positiva gli viene riconosciuto (Pozzano docet: nemmeno la sua maggioranza lo ha fatto, lo abbiamo fatto noi; bene anche il ritiro della delibera sulla refezione scolastica sollecitato da Pdl e opposizione: sarebbe stato un grosso e clamoroso errore).

Tornando al tema ferrovia, tanto caro al Sindaco,  lo stesso assessore Vetrella – non certo un estremista di sinistra osserva il consigliere democratico – ha riconosciuto la bontà e la necessità del mantenimento della tratta. Invece di polemizzare si convochi il Consiglio richiesto il 2 ottobre e in quella sede ci si confronti seriamente.

Il Pd si è espresso in maniera nettamente contraria alla chiusura immediata senza alternative. Abbiamo esplicitato chiaramente la nostra posizione. Il ragionamento è plurimo e con ottiche temporali diversificate: nel breve occorre mantenere la tratta, nel medio periodo, in una visione prospettica e di riammodernamento del sistema pubblico locale stabiese (e gragnanese) e di tutta l’area nord, i binari possono essere sfruttati per una tramvia, senza passaggi a livello, i collegamenti Gragnano – Castellammare di Stabia e Acqua della Madonna – zona nord fino a Torre Annunziata. Siamo consapevoli che l’ex area industriale, con strutture ormai decadenti e in dismissione, è da ripensare e non vogliamo che rimanga in questo stato, anche perché dovrebbero sempre partire le famose opere a terra che Marina di Stabia dovrebbe realizzare, dopo il project financing pubblico/privato utilizzato per la realizzazione del porto. Ma chiudere così una ferrovia, senza valide alternative progettuali dirette a salvaguardare il trasporto su ferro – conclude Russo – conla Circumin ginocchio e i trasporti locali al collasso, appare davvero una follia. Perché continuare con questi comunicati offensivi e deliranti? Ha vinto la democrazia caro Sindaco! All’annuncio dell’Assessore deve seguire la riapertura.”

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