Stazione di Castellammare, la replica di Bobbio: centrosinistra finge di non saper leggere gli atti

“Quando la verità viene a galla urtica e fa male. Da qui la reazione piccata e nervosetta dei vari soggetti politici, favorevoli alla riapertura della ferrovia, che non pensavano che gli atti del passato venissero fuori. Atti, per la verità (parlo del protocollo d’intesa) la cui accurata costruzione in politichese può ingannare qualche sprovveduto, ma non serve a coprire agli occhi dei cittadini stabiesi la verità e quale fosse, quindi, il reale punto di arrivo che si prefiggevano gli amministratori di allora che sono i nostri oppositori di oggi. Ripeto, al di sotto del pomposo politichese, resta l’obiettivo chiaro e netto: sopprimere la ferrovia di Castellammare di Stabia”.

Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, replicando alle dichiarazioni degli esponenti di Pd, Sel e Verdi.

“E che si trattasse di una messinscena ben orchestrata emerge da vari dati di fatto: come i famosi 300mila euro dello studio di fattibilità del bacino, allo stesso modo gli altrettanto famosi 200mila euro per lo studio di fattibilità della stazione di Marina di Stabia sono una clamorosa bufala politico-mediatica, in quanto sul bilancio della Regione Campania, come è stato accertato dalla nostra Amministrazione regionale, non c’è mai stato neanche un centesimo né dei 300mila né dei 200mila. In secondo luogo, che si tratti di una bufala, ieri come oggi, è dimostrato dal fatto che di questi tempi la realizzazione di una stazione, ancorché mini, a Marina di Stabia (e, quindi, sul confine con Torre Annunziata) costerebbe non meno di 10 milioni di euro, soldi che oggi come ieri non sono minimamente intenzionati né in grado di sborsare né la Regione Campania né Rfi – ha continuato Bobbio –. S’impone una terza considerazione: la mozione dei sentimenti dei binari da lasciare, in quanto serventi per il trasporto del ferro per il cantiere, ha trovato una clamorosa smentita negli ultimi anni. Credo, a mia memoria, che l’ultimo carico di ferro su rotaia sia arrivato al cantiere tra il 2005 e il 2006. Da allora, pattugliatori compresi, il ferro arriva al cantiere a mezzo di tir. E, comunque, oggi è enormemente più conveniente che il trasporto del ferro avvenga via mare. Infine, credo di avere già dichiarato (e, ad ogni buon conto, lo ribadisco) che l’attuale area di sedime delle Fs dovrà essere destinata ad ospitare una pista ciclabile e un tram leggero tale da assicurare, per l’appunto, un collegamento alternativo interno per la nostra città e anche con le città vicine, Gragnano per prima. A questo proposito, mi permetto ricordare che ad oggi solo i comunisti di SeL (in nome dell’ideologia) e i Verdi (non saprei dire a nome di che) credono ancora o fanno finta di credere che questi interventi, in particolare il tram su ruota, si possano realizzare con denaro pubblico – ha proseguito il sindaco –. In realtà, oggi come oggi, ogni opera che non si esaurisce nella sua realizzazione, ma che comporta dei costi di esercizio (alti) in vista di ricavi (bassi), per trovare un giusto equilibrio tra queste due voci, può essere realizzata solo da privati, tanto più che il denaro pubblico è finito. Orbene, ciò detto, ben conoscendo di che pasta sono fatti i locali esponenti di Sel e dei Verdi, mi dispiace soltanto che non si sia riusciti a comprendere con i locali esponenti del Pd ai quali riconosco, peraltro, quantomeno un’indubbia propensione al ragionamento serio e costruttivo, sperando che presto si possano trovare motivi ulteriori e seri di confronto nell’interesse della città”.

“Aggiungo infine, per i festanti di domenica, di essere un attimino cauti per almeno tre motivi: il primo, non so quanto convenga festeggiare sulla base di un semplice annuncio di intenzione teorica, manifestato dall’assessore Vetrella, cui non ha fatto seguito alcun atto di giunta regionale in tal senso, guarda caso; il secondo, visto che, dai proclami lanciati in queste ora dagli organizzatori, la cosa, più che un caffè in piazza, sembra voler prendere il piede di un’autentica manifestazione, mi pregio rammentare che la stessa va preventivamente comunicata all’autorità di Ps; il terzo, guarda caso qualche giorno fa, in piena cosiddetta polemica, dopo essere stato contattato da un responsabile di Rfi, che mi segnalava che numerose associazioni cittadine avevano inviato richiesta di poter essere assegnatarie di singoli locali liberi dell’ormai dismessa stazione e che, per questo, mi chiedeva quale fosse l’intenzione del Comune, ho a mia volta inviato richiesta prioritaria di assegnazione all’Ente in comodato d’uso gratuito dell’intero fabbricato dell’ormai dismessa stazione in tutti i suoi locali attualmente liberi. Quindi, fate presto a festeggiare perché presto potreste trovare davvero i lucchetti chiusi”, ha concluso Bobbio.

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