Torre Annunziata: la Giunta dà il via all’affare ecoballe

Nuovi e molti “turisti” s’imbarcheranno dal porto di Torre Annunziata per far visita ai bellissimi tulipani olandesi: infatti, è di qualche giorno fa la decisione, presa dalla giunta comunale, di dare il via all’affare ecoballe targato Seaport Srl. 

Già ottenute le autorizzazioni da parte del demanio e l’Asl manca solo quella della capitaneria di porto per dare il largo al progetto che vedrà trasferiti in Olanda i rifiuti stoccati negli Stir della Campania. Da Maddaloni a Villa Literno, migliaia di camion intaseranno letteralmente il traffico oplontino per caricare sulle navi portuali tonnellate di spazzatura, molta della quale risalente persino al periodo della grande emergenza “monnezza”.
L’accordo, che dovrebbe essere formalizzato il 23 ottobre a Castellamare di Stabia in presenza del sindaco Starita, risale al 6 settembre quando, nell’Ufficio Circondariale Marittimo di Torre Annunziata, si sono riuniti i rappresentanti della regione, del comune oplontino, con l’assessore ai lavori pubblici Francesco Colletto, della dogana, del demanio, dell’Arpa, dell’Asl e della società Seaport (parte del gruppo “Rocco Spa” che da anni gestisce gli affari portuali torresi).
Proprio Colletto, convocato dalla commissione trasparenza, ha precisato di non aver assunto alcuna posizione riguardo alla discussione, ricordando come, l’unica ad avere voce in capitolo in tale decisione, sia la capitaneria di porto. Ovviamente, l’assessore, ha dimenticato che, prima di giungere al porto, i camion carichi di rifiuti attraverseranno la città e, quindi, la decisione spetta anche, e soprattutto, alla giunta comunale. 
Si spera che entro il 23 ottobre il sindaco Starita possa far chiarezza in merito, rispondendo alle assordanti domande dei cittadini impauriti dalla prospettiva che il proprio porto possa trasformarsi, in un colpo solo, nel deposito e punto di smercio della immondizia regionale.
Cittadini che, inoltre, si chiedono quali tipologie di spazzatura sia destinata ad attraversare le proprie strade per poi essere scaricata al porto cittadino. 
A oggi si sa che solo i rifiuti etichettati “Cer 191212”, ovvero gli scarti stabilizzati, cioè innocui, siano stati scelti per attraversare i mari e giungere in Olanda.
Da segnalare la nascita del “fronte del no” a opera dei cittadini, affidando le proprie speranze ai tecnici dell’Arpa: unico ente che, al tavolo di discussione del 6 settembre, aveva mostrato contrarietà alla realizzazione del progetto.
Si respira, quindi, un’aria piuttosto tesa tra popolazione e amministrazione comunale, la quale non sembra essere ripartita col piede giusto dopo la conferma elettorale.

Marco Seppone

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