Udite udite il Comune di Castellammare di Stabia, o meglio la giunta Bobbio, approva un bando per l’assegnazione di 24 aree per sepolture private, nel cimitero comunale. Fin qui nulla quaestio, è ordinaria amministrazione, bisogna fare anche questo, prima o poi la signora morte busserà e tutti dovremo essere preparati. Il metodo per la preparazione però, previsto dalla giunta Bobbio, lascia un po’ a desiderare. Il comune nel redigere il bando ha inteso procedere alla formazione di una graduatoria per assegnare, in concessione per la durata di anni 75, le 24 aree cimiteriali in questione. I lotti delle estensione di m. 3,00 x 2,40, nonché di m.3,50 di profondità (max quattro livelli entro terra), per la realizzazione di sepolture private multiple, tipologia “cappella”, nel Cimitero Comunale Monumentale (Antico), nella ex area destinata a sepolture bambini. Fin qui tutto normale, come normale è il costo della concessione fissato in Euro 1300,00 per metro quadro; oltre le spese inerenti alla stipula del contratto di concessione. Importo della cauzione Euro 1050,00 al metro quadro. Ma quali sono i criteri della assegnazione? I soliti? Quelli che la città è abituata ad avere da sempre? Il sorteggio? Le migliori offerte vista la crisi e le casse allo stremo? No l’assegnazione avverrà secondo l’ordine cronologico delle istanze al protocollo generale. In pratica chi arriva per primo avrà il terreno per edificare e potrà quindi essere interrato. Ma chi sa del bando? È stato affisso un manifesto in città? Cosa significa questo? Che il bando è stato esposto al pubblico, nella casa comunale, all’albo della casa comunale, il giorno 8. Le domande potranno essere presentate fino al giorno 31 ottobre ma già il giorno 11 ottobre, udite udite, c’erano 25 domande, una in più del dovuto. “A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca” affermava non molto tempo fa il “DIVO” Giulio Andreotti. Anche Sel sulla vicenda del Bando per l’assegnazione di n. 24 lotti di terreno per costruire nuove tombe è malpensante. Perché la giunta ha utilizzato questo criterio? Perché non si è proceduto con il criterio del sorteggio come è avvenuto in passato? Dimenticanza? Ci auguriamo di si. Sel non vuole e non può credere che anche al cimitero per essere interrati bisogna avere santi in paradiso comunale che ti dicono che c’è un bando e che va presentata subito una domanda. Proprio per scongiurare tutto ciò, per evitare che città pensi male, chiediamo non la revoca del bando, ma la pubblicità dello stesso e la modifica nella parte riguardante l’assegnazione per ordine cronologico introducendo il criterio che tutti conoscono da secoli dei secoli in città: il sorteggio. Questo per andare incontro alle esigenze che il tempo ci chiede: trasparenza. Anche perché come avrebbe detto il buon Antonio de Curtis in arte Totò: Perciò, stamme a ssenti…nun fa”o restivo, suppuorteme vicino-che te ‘mporta? Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive: nuje simmo serie…appartenimmo à morte!
Il coordinatore di Sel, il gruppo consiliare