Gragnano, infiltrazioni d’acqua: corsa contro il tempo per salvare la chiesa del Corpus Domini

Il maltempo non risparmia nemmeno la cinquecentesca chiesa del Corpus Domini di Gragnano e, con l’aiuto di una vecchia infiltrazione d’acqua, fa piovere anche all’interno. Nella cappella alla sinistra dell’altare, quella consacrata al Santissimo Sacramento, il tetto è stato completamente “mangiato” dall’umidità e l’acqua gocciola anche all’interno della struttura. Le infiltrazioni ora minacciano le tre opere di Giacinto Diano (metà settecento) che circondano l’altare centrale, mentre l’umidità ha già danneggiato lo stemma della città di Gragnano tutto in stucchi e oro, che si trova due metri più su (la foto confronta lo stemma due anni fa e oggi).

Al centro della navata, la chiesa ospita “L’esaltazione del Sacramento” di Francesco Maria Russo, una delle tre tele più grandi d’Europa con i suoi 400 metri quadrati. Un immenso quadro, sottoposto a restauro poco più di dieci anni fa, e che adesso potrebbe addirittura rischiare dei danni.

Tra l’altro, al centro della piccola cappella del Santissimo Sacramento dovrebbe essere esposta “L’Annunciazione”, una pala lignea del sedicesimo secolo, restaurata nel 2009 ma mai messa al suo posto per evitare nuovi danni. Come detto, le infiltrazioni non sono una novità: già due anni fa, il parroco Don Emanuele Rosanova aveva denunciato la situazione ormai critica, lasciando l’opera cinquecentesca ancora impacchettata e appoggiata in chiesa con tanto di targa attaccata con lo scotch. L’opera è ancora lì dove l’ha lasciata lui. Su questa, arriva la proposta di Giuseppe Di Massa, storico gragnanese e presidente del Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari “Alfonso Maria Di Nola”: “Che almeno  venga esposta in un’altra area della chiesa. Si tratta di un’opera di una bellezza unica ed è un peccato non poterla ammirare”.

La chiesa del Corpus Domini è di proprietà pubblica (quindi del Comune): fu costruita nel 1500 con i soldi dei gragnanesi ed arricchita di stucchi e ori in epoca barocca. Dunque, la responsabilità di eventuali lavori all’interno della struttura spetta al Comune di Gragnano. “Urge un intervento straordinario prima che arrivi l’inverno – afferma Giuseppe Di Massa – per impedire che le infiltrazioni d’acqua possano danneggiare le opere di Diano”.

Di Massa ha già chiesto l’intervento dei Commissari prefettizi che amministrano Gragnano, ma per il momento il sopralluogo degli operai ha solo stabilito la “grossa difficoltà” per effettuare l’intervento. È pericoloso raggiungere il tetto della chiesa che è quasi inaccessibile, dunque è ancora più difficoltoso un intervento che andava fatto almeno tre anni fa. Mercoledì mattina c’è stato un nuovo incontro, stavolta con il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, al quale hanno partecipato Di Massa e Don Emanuele. Il progetto per effettuare un intervento urgente di pulizia delle grondaie e ristrutturazione del tetto della piccola cappella c’è, ma mancano i fondi per realizzarlo. In pratica, per salvare la chiesa del Corpus Domini serve un mutuo, oppure l’intervento immediato (magari “low cost”) di qualche ditta edile. Durante il colloquio, il Comune ha assicurato che rilascerà il permesso per eseguire i lavori.

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