Sabato 6 ottobre, la dirartecontemporanea gallery di Angelo Marino ha aperto il proprio spazio espositivo virtuale con VISIONI TRANSITORIE (www.dirartecontemporanea.eu), una personale di Max Coppeta, artista afragolese graphics design, esperto in comunicazione visiva e produzioni multimediali, curata da Antonello Tolve. La mostra presenta in cinque macroambienti alcuni progetti che documentano l’attività di oltre un decennio di sperimentazioni linguistici ed estetici (2001,2012) “Il punto non è trovare nuovi linguaggi, ma scriverne per nuove forme” Max Coppeta. Arrivano suggerimenti e segnali da mostre come questa, per le modalità, per l’organizzazione, per la fruizione. L’artista utilizzando le immagini, ma non disdegnando altri linguaggi come quello musicale, poetico, teatrale, assume un ruolo sociale-etico-estetico propositivo. La narrazione della mostra avviene per cicli, percorsi dove lasciano tracce tangibili l’interattività e quindi la possibilità da parte del fruitore/spettatore di assumersi delle responsabilità come produttore di nuove esperienze. Coppeta si distingue per l’utilizzo creativo e poetico della tecnologia. Opere-video come “Macbeth”, “Terra di Babilonia”, “Il giocoliere”, “Noi”, “Voci che nessuno ascolta”, “Carte da gioco”, tratte da testi della poetessa afragolese Carmina Esposito, chiamano lo spettatore a partecipare all’azione per completare le informazioni che gli vengono fornite.Parallelamente all’attività professionale, sin dal 2001, Coppeta avvia una ricerca dedicata ai vari linguaggi e materiali dell’arte contemporanea. Nel 2011 fonda la Washi s.r.l. di cui è attualmente amministratore e designer. Tra i suoi ultimi premi si ricordano SCRITTURA MUTANTE- Fiera del libro di Torino (2003/05/07), Top Talent Award/Europrix Multimedia Awards (Salisburgo 2004), Macromedia/Adobe (California 2005), Word Summit Award/ E-Content Award It (Tunisy). Tra le mostre: Il giocoliere (Fisciano,2007) Corpo (Roma,2008), Simmetrie Calligrafiche (Salerno,2009) Voci e altre Voci (Ferrara,2010), DMS (Firenze2011), Generazione XXX (Roma2011).