Non scriveremo le circostanze e i particolari dell’evento al fine di tutelare le persone coinvolte.
L’appello è arrivato dal Presidente di una Onlus che opera sul territorio, sul più famoso dei social network in una pagina dove i gragnanesi pubblicano liberamente pensieri o appelli e divulgano notizie sulla propria cittadina.
L’urgenza però di trovare in poco tempo (poco più di 48 ore) una cifra considerevole per scongiurare lo sfratto esecutivo, non ha fermato i concittadini della famiglia.
In molti hanno contribuito con piccole rinunce personali destinando quel che potevano per sé a chi poteva in quel momento averne un bisogno più urgente,le offerte sono arrivate anche come bonifici da chi non risiede più a Gragnano.
Tutto ciò ci fa riflettere su come,in un momento di grande futilità, dove si è perso il vero senso delle necessità e in un momento di crisi profonda in cui tutti stringono la cinghia,abbia il sopravvento l’emozione e il sentimento di altruismo e soprattutto provato,tale sentimento,anche per chi non si conosce per chi non è nella stretta cerchia di amici,ormai pressoché solo virtuali.
Il gesto dei cittadini gragnanesi ripaga in qualche modo gli stessi dall’essere troppo spesso nella cronaca “grigia”, se non nera.
L’utilizzo del social network è stato usato una volta tanto non per mettere in mostra i soggetti affetti da egocentrismo acuto che per pura vanità ed esibizionismo amano mettere in piazza senza alcun pudore qualsiasi notizia o per chi sempre pronto ad accaparrarsi il proprio quarto d’ora di celebrità.
La vicenda accaduta a Gragnano non è un fatto isolato,spesso tutto avviene nell’anonimato , anche questa volta,nonostante il primo clamore sul social network,le Associazioni coinvolte e i cittadini benefattori hanno scelto l’anonimato e il riserbo. Le associazioni di volontari non hanno bisogno di pubblicità in quanto il proprio operato diventa visibile grazie ad eventi e a gesti concreti di aiuto,questo vale anche per comitati che spesso promuovono iniziative ad ampio spettro per aiutare non solo singole famiglie,ma per salvaguardare i diritti di alcune categorie e ancor più spesso di tutti i cittadini.