Il rallentamento delle attività è stato causato esclusivamente dalla pausa estiva e dalla momentanea carenza di personale addetto. Nonostante ciò i casi patologici sono stati segnalati sempre nell’ambito dei 10-15gg dal prelievo, mentre solo quelli ritenuti negativi (che vanno comunque riletti per il controllo di qualità), hanno subito qualche ritardo. Oggi siamo lieti di comunicare che tutto è rientrato nei limiti previsti dalle disposizioni vigenti, anzi siamo al di sotto della tempistica prevista dal piano oncologico nazionale nonostante il volume considerevole (circa 12.000 all’anno) degli esami da effettuare.
Vista la delicatezza e l’attualità della tematica, si invitano le forze operative del territorio non solo a segnalare le sospette disfunzioni del sistema ma a collaborare strettamente con i responsabili dei singoli programmi di prevenzione per cercare di superare insieme le aree di criticità.
