Gragnano, no ai ripetitori: nasce un comitato

Chi è favorevole (pochi) e chi è contrario (in netta maggioranza): ormai in molti condominii si rischia la rissa. Materia del contendere: l’installazione di stazioni radio per i gestori del servizio di telefonia mobile. Una protesta che, dopo le due nuove richieste pervenute al Comune per via Madonna delle Grazie e via Castellammare, rischia di avere strascichi di tipo giudiziario, dal momento che il comitato “No antenna” minaccia di rivolgersi al tribunale per chiedere il blocco delle autorizzazioni all’installazione degli impianti. La paura dei residenti è che quelle stazioni radio concentrino nelle case quantità elevate di radiazioni elettromagnetiche che, a loro dire, potrebbero causare gravi patologie cardiache, leucemie e provocare la promozione di tumori. La nuova protesta è nata dopo la richiesta, inoltrata ai commissari prefettizi da due compagnìe telefoniche, di installare altrettanti ripetitori sui tetti di due palazzi della periferia di Gragnano. Installazioni che, come già avvenuto in passato, potrebbero avvenire grazie a un accordo tra i proprietari delle antenne e alcune amministrazioni di condominio, dietro pagamento di una somma in denaro. E intanto, a via Madonna delle Grazie e via Castellammare, si moltiplicano le proteste. Nei giorni scorsi è nato il comitato “No antenna”, mentre già la prossima settimana sarà avviata una raccolta firme, per chiedere al Comune il diniego delle autorizzazioni. Solidarietà al comitato è stata espressa dal movimento “Progetto Gragnano”. “Questa vicenda – afferma il presidente Elio Coppola – mette allo scoperto anche la mancanza di un piano ambientale chiaro ed efficiente. Sarebbe gravissimo – continua – se i responsabili dell’Asl ed i commissari cittadini si piegassero a tali richieste. Pensiamo infatti che l’ambiente, e quindi la vivibilità della nostra città, vada difeso con i denti e che non ci si possa piegare alle logiche dei numeri che queste società hanno nella loro capacità di offrire”.

Francesco Fusco

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