Il Gazzettino vesuviano | IGV

Allarme pesca di frodo in penisola sorrentina

Il Wwf Penisola Sorrentina esprime il proprio apprezzamento per l’operazione condotta in questi giorni dalle Forze dell’Ordine tesa a contrastare la pesca illegale in penisola sorrentina e che ha condotto all’intercettazione di diverse imbarcazioni dedite alla pesca ai “totani” con mezzi vietati, da parte della Capitaneria di Porto ed al sequestro, operato dalla Guardia di Finanza, di 65 esemplari di “tonno rosso” (Thunnus Thynnus) sottomisura, mediamente di circa 30 cm di lunghezza e peso dai 900 a 1.200 grammi per esemplare, per un totale di 80 kg di novellame, in violazione della normativa che disciplina tale attività di pesca. 
“L’operazione conferma la necessità di non abbassare la guardia sul contrasto alla pesca illegale – dichiara Claudio d’Esposito Presidente del Wwf Penisola Sorrentina – Ognuno di questi esemplari di tonno rosso sequestrato, raggiungendo la maggiore età, avrebbe raggiunto anche il peso di 500 Kg. Questo significa che è stata scippata al mare una potenziale risorsa di oltre 32 tonnellate di pesce!!! Questo tipo di pesca illegale, inoltre, incide negativamente in maniera sensibile sull’ecosistema mare, in quanto modifica in maniera anomala la catena alimentare delle specie ittiche in quanto viene forzatamente eliminato un grosso predatore.
In seguito alla sovrapesca cui è stato soggetto il tonno rosso nel Mediterraneo (suo luogo di riproduzione) gli stock di tale specie si sono enormemente ridotti e, proprio per questo, in Europa, il Regolamento CE 302/2009 del 03/04/2009 fissa come parametri minimi di cattura il peso di 30 kg o la lunghezza di 115 cm!!!
Inoltre la pesca illegale, spesso praticata da dilettanti e diportisti a scopo di lucro, crea anche un grosso danno economico ai pescatori onesti, oltre a non dare nessuna garanzia igienico sanitaria per la conservazione e trasporto della merce e contribuisce all’evasione fiscale con la vendita di tonnellate di pesce e novellame fuorilegge!!! Le operazioni condotte in questi giorni hanno evidenziato quella che è la punta di un iceberg di un problema ancora troppo sottovalutato.
Proprio in serata odierna (20/10/2012) è giunta al Wwf segnalazione dello sbarco di imbarcazioni da diporto con numerosi “spadini” sottomisura al porticciolo di Marina della Lobra a Massa Lubrense, segnalazione prontamente  smistata a Capitaneria e Finanza tramite 1530 e 117.
Il Wwf, vista l’enorme diffusione del fenomeno di pesca fuorilegge (strascico sottocosta, prelievo dei datteri, di novellame, utilizzo di mezzi non consentiti, catture accidentali, pesca sportiva in aree vietate, ecc.) anche nelle acque interne dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, auspica il proseguio e l’intensificazione dell’attività di repressione del fenomeno e chiede di effettuare controlli capillari anche a tutte le pescherie che immettono sul mercato tali prodotti.”   
Exit mobile version