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Castellammare, Fincantieri: convocare al più presto tavolo con il Governo

A seguito dell’ultima riunione tenutasi al Mise restiamo in attesa della convocazione del tavolo di confronto sul futuro del cantiere di Castellammare di Stabia.

Nel corso dell’ultimo incontro si era manifestata la necessità di importanti interventi infrastrutturali per rendere competitivo il cantiere stabiese e per essere in grado di rispondere alle esigenze produttive che oggi il mercato della navalmeccanica richiede.

Come consiglieri Comunali abbiamo sempre sostenuto sia a livello locale sia a livello nazionale che il cantiere di Castellammare di Stabia non poteva essere chiuso, ma che era invece necessario intervenire con importanti opere infrastrutturali per renderlo competitivo alle richieste del mercato. Grazie alla forte mobilitazione di tutti i lavoratori Fincantieri e dell’indotto, si è riusciti a rimandare al mittente la chiusura e allo stesso tempo sensibilizzato i Governi Nazionale e Regionale al fine di realizzare un accordo di programma che vada a valorizzare tutta l’area industriale del cantiere. Nell’ultimo incontro avuto al Mise con Fincantieri, la stessa confermò, oltre al carico di lavoro attuale (due pattugliatori e cassoni per il recupero della nave Concordia) l’arrivo per il nostro cantiere di una nuova linea di produzione di navi fluviali, un’attività che purtroppo non porterà l’impiego della totalità degli operai e impiegati, ma che farà uso degli ammortizzatori sociali e dell’accordo del 21 dicembre 2011, saturando il periodo fino al 2017.

In tale data, con la prevista ripresa del mercato, si valuteranno le varie iniziative di acquisizione di carichi di lavoro ed investimenti da parte del Governo. Sino a tale data, ossia dal 2012 al 2017 investirà direttamente Fincantieri per efficientare le strutture già esistenti.

Alla luce di tutto ciò riteniamo necessario che il tavolo con il Governo sia convocato al più presto per capire le reali intenzioni della Regione e dello stesso Governo su quanto annunciato in merito alle opere infrastrutturali, e allo stesso tempo definire come missione produttiva per il cantiere stabiese quella di costruttore navale.

E’ di fondamentale importanza, infine, accelerare il confronto con l’Autorità Portuale di Napoli al fine di garantire che in tempi brevi la stessa rispetti l’impegno assunto di stilare un piano regolatore per il porto di Castellammare di Stabia. Tutto ciò al fine di permettere la messa a disposizione delle aree individuate da Fincantieri per la realizzazione di investimenti atti alla produzione ed alle lavorazioni analoghe al segmento di lavorazione in uso, lavori nei quali dovranno essere impegnate le ditte ed i lavoratori dell’indotto Fincantieri.

È necessario che a tal riguardo il Governo Nazionale e la Regione Campania stimoli e supervisioni il processo al fine di renderlo quanto più snello e rapido e che nel contempo attivi tutti gli strumenti di sostegno al reddito, come corsi di formazione e progetti finalizzati al reinserimento nel mondo del lavoro, per far si che la crisi Fincantieri sia quanto meno gravosa possibile per le maestranze e per le loro famiglie ed allo stesso tempo per far si che le maestranze e le professionalità  dell’indotto Fincantieri, invidiateci da tutto il mondo della cantieristica, non vadano disperse.

I consiglieri comunali

Antonio Carrillo

Catello Gargiulo

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