Dura solo un set, il primo, l’incertezza su chi sarebbero state le vincitrici del match valevole per la seconda giornata di campionato di serie “C” girone “A” tra le casertane del presidente Giovanni Apicella e le ‘gufette’ di patron Gennaro Morelli (nella foto). Una frazione di gioco combattuta ad armi pari dalle ospiti che hanno ‘mascherato’ con impegno, determinazione, grinta e passione, il divario tecnico tra le due compagini che vivono l’avventura campionato con obiettivi diametralmente opposti. La salvezza per le savianesi; il salto di categoria per le casertane.
Una metamorfosi inspiegabile si è consumata nell’intervallo del primo tempo, che ha letteralmente eclissate Annalisa Angelino e compagne, non solo per la cronica emergenza di assenze a cui deve far fronte coach Lello Curcio, – che oramai si ripete dall’inizio della stagione che, comunque ha visto le savianesi comportarsi dignitosamente in Coppa Campania, mietendo 3 vittorie (contro San Giuseppe, Nola Junior e Villaricca) ed una solo sconfitta (contro Vulcano Buono Nola) – ma anche e soprattutto per evidenti lacune caratteriali – si spera temporanee! – ai più inspiegabili, vista l’armonia che regna nello spogliatoio e l’attenzione che la società e le istituzioni pongono al progetto Volley nella città del carnevale.
Insomma, pur non essendoci pressione sul risultato ad ogni costo, le savianesi, nei momenti topici della gara, perdono inspiegabilmente il bandolo della matassa senza ritrovarlo più, con la conseguenza di subire il gioco delle rivali, esaltandone più del dovuto le pur valide doti. “E questo non va bene – commenta a caldo coach Lello Curcio in sintonia coi vertici societari – Io le voglio perdere anche tutte e trenta le partite, ma non in questo modo in cui ci dimostriamo arrendevoli e senza grinta, quasi come vittime predestinate. Siamo in continua emergenza per i continui infortuni, è vero, ed anche con qualche atleta fuori ruolo, ma ciò non deve giustificare il lassismo che compare inspiegabilmente dopo qualche nostra significativa ‘sparata’ che ci fa combattere alla pari con avversarie che vanno per la maggiore. Quello che è inaccettabile è l’evidente resa incondizionata senza provare nemmeno a contrastare chi sta dall’altra parte della rete, che non sono certo marziane. Urge un perentorio cambiamento di rotta. Guardandoci negli occhi dobbiamo trovare la soluzione per venir fuori da questo tunnel. Dobbiamo rimuovere i tarli che abbiamo nella testa!”.
La gara, come dicevamo ha vissuto di lampi bilaterali solo nella prima frazione di gioco quando a regnare sovrano è stato l’equilibrio più assoluto. All’8/5 della prima pausa tecnica segue un promettentissimo aggancio sul 9 pari, prima dell’unico sorpasso ospite della serata (11/12) che lascia aperti tutti gli scenari. E’ un serrato braccio di ferro fino al 23 pari. A spuntarla le atlete di coach Stefano Narducci che mantengono alta la concentrazione portando a casa il primo parziale dopo aver visto le streghe.
L’inizio del secondo set propone ancora un sostanziale equilibrio. Il 9/9 da fiducia che le savianesi abbiano ancora tanto da dare. Ed invece è solo il punto culminante di una vertiginosa caduta libera. Un micidiale break delle casertane di 16 punti contro 2, affossa definitivamente le prerogative delle ospiti di salvare il salvabile. E’ un perentorio 25/11 che si ripete inesorabilmente nella definitiva terza frazione di gioco, quando sono ancora le aversane a viaggiare a doppia velocità e senza ostacolo alcuno, per portare in cascina i primi tre punti della stagione dopo la sconfitta di Pontecagnano ad inizio torneo. 25/12 e tutti a casa. Trionfanti le atlete di terra di lavoro; sconsolate le savianesi, ben consapevoli di averla fatta grossa pur dinanzi ad un avversario tra i più blasonati del campionato. Nelle parole del ‘libero’ Mara Napolitano, tutta l’amarezza, la delusione e la consapevolezza di una prova per i due terzi del match inconsistente.
“All’inizio abbiamo disputata una prestazione corale poiché eravamo decise e combattive su ogni palla – asserisce l’estremo difensore savianese – Poi abbiamo subito un calo che neanche noi riusciamo a spiegarcelo. Inizialmente eravamo convinte di potercela giocare alla pari contro le forti avversarie, e l’abbiamo pure fatto. Poi i troppi errori ed il calo di concentrazione ci hanno punite decisamente. Senza voler togliere nessun merito alla squadra avversaria per la sua compattezza e determinazione, crediamo comunque di aver regalato troppo per la determinazione del risultato finale”.
In campo aversano ha portato bene il 17. Il numero di pettorale della devastante Marta Razzino, come anche la cifra dei punti realizzati, che l’hanno incoronata miglior realizzatrice della serata. Ma a far la differenza è stata la prova corale di tutta la squadra che non nasconde le proprie ambizioni di voler tentare il salto di categoria nel campionato nazionale di B2. Il presidente Giovanni Apicella, il coach Stefano Narducci e tutto l’entourage di ‘Terra di Lavoro’ – atlete comprese – ne sono ben consapevoli e non hanno lasciato niente di intentato per riuscire nel loro intento. E siccome in questi casi la corsa si fa su se stessi più che sugli avversarie, sarà il rendimento che riusciranno ad esprimere le atlete in campo a glorificarne o vanificarne gli intenti. E ciò vale anche per la GPD Saviano, anche se gli obiettivi sono diversi. Ad entrambe le compagini un caloroso IN BOCCA AL LUPO! per il conseguimento dei rispettivi obiettivi.
Nel corso della serata è stata premiata con una targa ricordo Aneesa, per aver personalizzato con un proprio ‘design’ la maglia di gioco dell’ALP Volley Aversa. In seguito ne diremo in modo più approfondito.
ALP AVERSA 3 – GPD SAVIANO 0 (25/23 – 25/11 – 25/12)
AVERSA: Rossi (6); Merola; La Notte; Napolitano (1); Antonelli (3); Della Volpe (5); Seggiotti; Menozzi (10); Razzino (17); Canzanella (3); Greco (3); D’Aniello (L1); D’Amico (L2). Coach: Stefano Narducci; dirigente accompagnatore: Alfredo Diana.
SAVIANO: Tatarella (3); Petillo; Angelino(4); Di Nardo (5); Bocchino (7); Riccio; Auriemma (3); Irollo (5); Rocco; Peluso; Napolitano (L); Di Pippo Coppola (L 2). Coach: Lello Curcio; Dirigente accompagnatore: Mariangela Notaro.
Arbitro: sig. Raffaele Cafaro di Caserta.
Note: durata complessiva: 1,02; spettatori: 100 circa; Muri/punto: 7/0; Ace: 3/2.