Una città che risente fortemente della crisi economica e un esecutivo inerte, che stenta a dare risposte all’economia in affanno. Questo è lo scenario da cui parte la proposta dell’opposizione cittadina espressa dal gruppo “Unità e Impegno” di Alfredo Allaria, Alfredo Benincasa, Giuseppe Del Regno e Alberto Robetti, con l’appoggio degli esponenti del PdL Giorgio Arpaia e Michele Genovese e di Alternativa Pompeiana Raffaele De Gennaro. È proprio Alberto Robetti, in qualità di tecnico, a illustrare l’iniziativa che sarà messa all’ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale. L’idea è modificare il regolamento edilizio non per creare nuove abitazioni, anche perché siamo in piena zona rossa, ma per incrementare la superficie interna degli edifici e rimuovere i vincoli imposti dalla sola normativa comunale. L’obiettivo è di consentire i lavori nelle abitazioni private e negli esercizi commerciali; lavori bloccati proprio da una regolamentazione locale restrittiva e obsoleta. La proposta riguarda la realizzazione di soppalchi, l’utilizzo a fini commerciali di seminterrati, piani terreni e rialzati; oltre allo sfruttamento dei sottotetti per attività accessorie alla residenza. In tal modo si rimetterebbe in moto l’economia. Sarebbe, pertanto, possibile migliorare le condizioni dei negozi e locali destinati ad attività artigianali, assicurando un uso efficiente e funzionale degli spazi a disposizione. Nelle abitazioni private si assicurerebbe la realizzazione dei lavori di cui beneficerebbero le imprese locali. Un circolo virtuoso, quindi, che potrebbe far ripartire le attività commerciali e imprenditoriali di Pompei messe in ginocchio dalla crisi. Del resto, la proposta ha già incassato il parere positivo di un addetto ai lavori come il presidente dell’Ascom di Pompei, Fabio Acanfora. Non resta, dunque, che attendere il prossimo consiglio comunale e verificare l’ esito di questa iniziativa, potenziale volano per la crescita, tanto proclamata quanto irrealizzata, soprattutto a livello comunale.
Claudia Malafronte