Bobbio “ossessionato” dal pensiero di Carlo e Antonio

I due cani pastore tedesco che formano l’unità cinofile della polizia municipale di Castellammare si chiamano Carlo e Antonio. Così ha detto il sindaco Luigi Bobbio questa mattina in conferenza stampa tenutasi per la presentazione degli amici a quattro zampe dei caschi bianchi di Castellammare. Una importante acquisizione per il comando dei vigili di piazza Giovanni XXIII, ma anche una cosa che non c’entra nulla con la vita politica stabiese si trasforma in occasione per sferrare l’atto all’avversario politico di turno. E di turno da mesi ci sono il consigliere Pdl Antonio Carrillo e suo padre Carlo, dirigente del Pdl stabiese. In rotta di collisione con il primo cttadino stabiese ed il loro partito. Guarda caso stamattina Bobbio, nel fregiarsi di questa lodevole iniziativa del Comune, come dice che si chiamano i cani: Carlo e Antonio. Una causalità? Macchè. Un attacco bello e buono per i due Carrillo, di cattivo gusto anche. Infatti nella determina dirigenziale che dispone l’impegno di spesa (300 euro annui per entrambi gli esemplari) per la copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi compaiono i nomi dei due cani così come iscritti all’anagrafe canina: “Figo detto  Podo” e “Bart del Pobur”. Insomma il primo cittadino stabiese negli ultimi tempi sembra sia talmente adirato nei confronti di Carlo e Antonio Carrillo che non pensi più ad altro: ogni occasione è buona per tirarli in ballo più o meno esplicitamente. Da ricordare che qualche giorno fa all’intreno di palazzo Farnese sono comparsi dei manifestini con la faccia stampata di Carlo Carrillo, atto che il dirigente dle Pdl ha denunciato alle forze dell’ordine. “Bobbio ed il suo clan la stanno buttando in rissa, un terreno che per noi risulta difficilmente praticabile, considerata la nostra formazione culturale e politica, ma tanto non ci impedisce di sottrarci finanche a questo tipo di confronto se questo dovesse rappresentare l’ultima spiaggia. La pochezza politica ed umana di questo soggetto è diventata oramai patrimonio di tutta la città – ha detto Carlo Carrillo – Per quanto attiene invece questi due animali, bisogna dire che sono addestrati come ausilio e supporto alle forze dell’ordine in caso di sommosse, forse la scelta che ha fatto il sindaco è legata alla preoccupazione che avendo Egli, con la sua amministrazione, affamato la città intende difenderla in tal modo da eventuali assalti ai forni? Sarebbe bene ed utile ricordare che la fine di RE SOLO avvenne proprio quando si scatenò l’assalto ai forni da parte della popolazione ormai giunta allo stremo”. Di seguito il link della determina dirigenziale

http://www.comune.castellammare-di-stabia.napoli.it/shared/attibinary/12748.pdf

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