San Giuseppe Vesuviano: il 28 e il 29 ottobre si torna alle urne

Sono passati tre anni dallo scioglimento del Comune di San Giuseppe Vesuviano per infiltrazioni mafiose: il 28 e il 29 ottobre si torna alle urne. Manca poco al turno elettorale e ci si prepara allo sprint finale. Nella città del commercio, Cinque candidati per una poltrona; 262 candidati distribuiti in 17 liste per 16 scranni nel consiglio comunale. Questi sono i numeri di una campagna elettorale che si avvia alla conclusione, infuocata ed agguerrita come non mai. Non sono mancate le sorprese nelle liste con tante new entry ma altrettante vecchie conoscenze del panorama politico locale. Cinque candidati alla carica di sindaco. Chi raccoglierà l’eredità della amministrazione dei commissari prefettizi dopo lo scioglimento per infiltazione camorristica riscontrato sotto la consiliatura di Antonio Agostino Ambrosio? Antonio Ambrosio, Vincenzo Catapano, Roberto Duraccio, Agostino Casillo, Franco Duraccio. Chiunque sarà il prossimo sindaco,raccoglierà sicuramente un eredita non semplice: risollevare le sorti di una città. Il consiglio comunale di San Giuseppe Vesuviano fu sciolto per infiltrazioni mafiose, con decreto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il 3 dicembre del 2009. Poi un ricorso, da parte dell’ex sindaco Ambrosio e della sua maggioranza, al Tar di Napoli che, nel maggio del 2010, che riattivò la vecchia amministrazione per poi essere nuovamente deposta otto mesi più tardi (gennaio 2011),  dal Consiglio di stato, riaprendo le porte della casa comunale alla commissione straordinaria. Da lì una serie di ricorsi. Il 21 dicembre 2011 il Tribunale di Nola dichiara incandidabili per un turno elettorale il sindaco, Agostino Ambrosio, gli assessori Francesco Santorelli (con delega di vice sindaco) e Franco Giugliano, e il consigliere comunale, Gennaro Ambrosio. La Corte d’Appello di Napoli con sentenza del 20 giugno 2012, pubblicata il 16 agosto 2012, giudica, tre dei quattro amministratori (Giugliano escluso per aver presentato fuori dai tempi prescritti , il ricorso) candidabili alle comunali, avendo scontato, nella tornata elettorale di maggio scorso, il turno di fermo elettorale, previsto dalla legge.

Pasquale Annunziata

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