Portici, parte il dopo Cuomo: intervista all’assessore Farroni

Nell’ultimo giorno dell’amministrazione comunale di Portici, targata Vincenzo Cuomo, siamo andati ad intervistare  Fernando Farroni  trentenne dottore commercialista che, nei nove anni del sindaco Cuomo alla guida della città della Reggia, ha ricoperto prima il ruolo di consigliere comunale (il più giovane della storia di Portici) ed in seguito il ruolo di assessore con deleghe alla gestione risorse umane-personale, rapporto con i cittadini, affari generali, avvocatura, bilancio e tributi.

Assessore Farroni, come ha preso la decisione del Sindaco Cuomo di  dimettersi per concorrere alle  ormai prossime elezioni politiche?

Ritengo che gli amministratori che si sono fatti valere con il loro operato sul territorio debbano avere la possibilità di portare la loro positiva esperienza a livello nazionale. Va altresì chiarito  che la scelta del Sindaco Cuomo non è stata presa in solitudine; si è confrontato più volte sia con i rappresentanti istituzionali, sia con i partiti della coalizione nonché all’interno del partito democratico a livello locale e a livello nazionale. Insieme abbiamo ritenuto  giusto che  Enzo Cuomo mettesse a disposizione del partito democratico l’esperienza fatta in questi anni alla  guida della nostra  Città  e dell’Anci Campania.

Passiamo al bilancio di questi nove anni,  quale secondo lei la migliore azione della vostra amministrazione?

Aver  messo i cittadini al centro dell’azione  amministrativa. Questo è stato il nostro principale obiettivo. In un momento storico dove l’ antipolitica la fa da padrona, dove solo il 2% degli italiani dichiara di aver fiducia nei rappresentanti politici nazionali, gli amministratori locali devono essere la proposta più interessante alla creazione di un nuovo rapporto istituzioni-cittadini. A Portici ci siamo riusciti puntando sull’ entusiasmo di un giovane Sindaco coadiuvato da un gruppo coeso e determinato a remare in un’unica direzione: lo sviluppo e la vivibilità della nostra Città.

E ora? Quale futuro per Portici con il dopo Cuomo?

L’esperienza di questi anni non deve essere dispersa,  va  stilato un  programma elettorale che contempli il prosieguo del lavoro dell’attuale  amministrazione e fissi altri importanti obiettivi futuri. Insomma, coalizione e programma elettorale devono essere i due importanti punti di partenza.

E circa il nome del prossimo Sindaco?

Sarebbe un grave errore anteporre una contrapposizione di nomi ad una contrapposizione di idee per il futuro della Città. Le, seppur legittime, aspirazioni personali devono venire dopo i concetti di idee ed azioni da mettere in campo. Abbiamo l’ obbligo di costruire  un  progetto nuovo che deve essere il caposaldo su cui costruire la futura maggioranza, tenendo ben presente che i tempi attuali impongono alla classe politica di ascoltare con attenzione  i temi e le idee messe in campo dai cittadini per far valere il forte principio della comunità partecipata.

Milena Esposito

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