Il Gazzettino vesuviano | IGV

Portici, il Pd cerca il candidato sindaco: primarie o Spedaliere?

Parte il processo di selezione per il successore di Enzo Cuomo. Dopo le dimissioni presentate dall’ex sindaco divenute effettive nella giornata di domenica, nel Partito Democratico si cerca il nome da presentare come candidato alla poltrona da primo cittadino nelle elezioni di aprile 2013. Una scelta non certo semplice, dati i numerosi nomi che tentano l’escalation all’interno del partito guidato da Pier Luigi Bersani. Al momento, lo scenario più plausibile è quello delle primarie, che potrebbe mettere d’accordo le varie anime del partito. A contendersi la candidatura alla fascia tricolore sarebbero – a oggi – Rosario Frosina, ex vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Claudio Teodonno presidente del consiglio comunale uscente e Vincenzo Mosca ex assessore alla pubblica istruzione. A questi tre nomi potrebbe aggiungersi Salvatore Duraccio, esponente dell’Italia dei Valori che tenterà di interrompere lo strapotere che il Partito Democratico detiene da tempo sul centrosinistra.

Contendenti. Le primarie potrebbero riservare delle sorprese al sodalizio di centrosinistra. Se per molti la vera sfida è tra Rosario Frosina e Vincenzo Mosca, due simboli della politica porticese, non è da sottovalutare la presenza di Claudio Teodonno. Quest’ultimo sarebbe il nome che potrebbe dare “fastidio” all’ex sindaco Cuomo, dato che Teodonno rappresenta la parte dei “dissidenti” del Pd porticese. La persona che potrebbe dare continuità al lavoro svolto da Cuomo potrebbe essere Rosario Frosina, uomo di fiducia dell’ex sindaco con un lungo curriculum politico alle spalle. Ma a pesare sul percorso politico di Frosina potrebbero essere i guai giudiziari che negli ultimi anni l’hanno coinvolto, con l’iscrizione nel registro degli indagati a seguito di un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli e dalla Guardia di Finanza per alcune vicende legate alla costruzione di parcheggi interrati privati e la realizzazione di opere pubbliche sul territorio porticese. Tuttavia a mettere d’accordo il centrosinistra senza passare per le primarie, potrebbe essere Leopoldo Spedaliere, ex sindaco di Portici dal 1996 al 2004. Una scelta che sembrerebbe non entusiasmare Claudio Teodonno, che si propone come il cambiamento all’interno del Pd. Ai nostri taccuini, l’ex presidente del consiglio comunale ha commentato: “Credo che alla fine il candidato sindaco sia scelto con le primarie, uno strumento democratico che permette al cittadino di scegliere direttamente il proprio rappresentante. Sicuramente non accetterò imposizioni, se non dovessi essere d’accordo con le scelte del partito potrei optare per altre strade. Mi propongo come cambiamento, un volto nuovo all’interno del Partito Democratico”.

Il ritorno di Leopoldo. Di una nuova possibile discesa in campo, Leopoldo Spedaliere ne avrebbe parlato con Enzo Cuomo in una cena tête-à-tête in un noto ristorante di Portici. Un eventuale successo elettorale dell’avvocato potrebbe dare quella continuità del lavoro svolto negli ultimi venti anni. Ma se per molti Spedaliere potrebbe essere sinonimo di continuità, per molti altri potrebbe risultare la classica “minestra riscaldata”, un ritorno al passato per la città. Spedaliere ha governato la città della Reggia dal 1996 al 2004, per poi essere eletto presidente della Tess. Otto anni di governo che hanno lasciato il segno, anche per le vicende giudiziarie che colpirono la sua amministrazione. Nel 1998 a seguito dell’acquisto dello stabilimento Kerasav, 27 persone tra cui Spedaliere vennero iscritte nel registro degli indagati per presunte infiltrazioni camorristiche nell’operazione. Nel 2002, la sua amministrazione è sciolta per infiltrazione camorristica. Nel 2004, il Consiglio di Stato ha annullato il decreto di scioglimento, dando di nuovo il via libera a Spedaliere di riprendere i posti di comando. Nel 2005 il Consiglio di Stato ritorna sui suoi passi e scioglie nuovamente il consiglio comunale, riconoscendo la fondatezza della decisione presa nel 2002. La vicenda si conclude definitivamente nel 2008, quando Spedaliere e gli altri 26 indagati sono assolti perché il fatto non sussiste.

 

Exit mobile version