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Givova perde a Trieste e si allontana dalla vetta

La solita brutta Givova Scafati. Cambia il nome della guida tecnica, ma non l’atteggiamento della squadra in campo. Nonostante l’esordio di Maurizio Bartocci in panchina, nell’anticipo della quarta giornata del campionato di Legadue sul parquet dell’AcegasAps Trieste è andata male alla compagine salernitana, uscita tramortita da un perentorio 81-61. Di partita vera e propria si può parlare solo relativamente alla prima frazione, poi è stato un monologo biancorosso. L’atteggiamento dei viaggianti è stato imbarazzante. Non si sono mai resi realmente pericolosi, anzi hanno mostrato una pallacanestro scialba, abulica, svogliata e disorganizzata. E certamente il neo allenatore non può avere alcuna responsabilità, avendo diretto solo due allenamenti. E’ stata la squadra a giocare una gara inguardabile. Tavernari è apparso l’ologramma di quello ammirato la passata stagione a Pistoia, Bushati (10 punti) un corpo estraneo alla squadra. Un nervoso Ghiacci ha commesso cinque falli in soli 6’. Mays (13 punti) ha deluso in cabina di regia ed ha mostrato di non gradire questo ruolo. Slay (15 punti) ha giocato praticamente da solo, senza schemi. Se poi ci aggiungiamo le 24 palle perse e le sole 9 palle recuperate, unite a percentuali al tiro imbarazzanti (solo 35% totali), allora si possono facilmente intuire i motivi che hanno condotto a questa inevitabile sconfitta. L’unico a salvarsi in questo marasma è stato Baldassarre (16 punti), a cui va attribuito almeno il merito di aver lottato strenuamente fino alla fine.

«I padroni di casa hanno giocato con grande intensità ed aggressività, – ha spiegato l’allenatore scafatese Maurizio Bartocci – almeno dieci volte superiore a quella che abbiamo profuso noi in campo. Abbiamo duramente sofferto, senza saper rispondere con la stessa moneta, anche se mi attendevo una diversa reazione da parte nostra. In attacco sono stati bravi a portarci fuori dalle nostre posizioni, mettendoci in grande difficoltà. Dobbiamo crescere ed in fretta, cercando di dare maggiore continuità al gioco e al lavoro settimanale».

Le parole nel post gara di Ghiacci la dicono lunga sulla prova offerta dalla squadra a Trieste e sulla consapevolezza degli atleti stessi: «A nome della squadra chiedo scusa alla società e ai tifosi per questa prova».

A mente fredda, anche il patron Nello Longobardi (in foto) ha voluto dire la sua in merito alla sconfitta di Trieste. Le sue parole non si prestano ad interpretazioni. «Ci attendevano una prova d’orgoglio della squadra, dopo il cambio di allenatore, invece abbiamo fatto schifo. Non ci resta che attendere il frutto del lavoro che ora farà coach Bartocci in allenamento. Io ed il presidente Rossano – ha continuato – siamo però delusi da quanto mostrato in campo dalla squadra, alla quale non facciamo mancare puntualità nel pagamento degli emolumenti e massimo comfort nelle trasferte. Dopo questa brutta figura, ci attendiamo una risposta d’orgoglio».

Archiviata la sconfitta triestina, la squadra è al lavoro per preparare la trasferta di domenica (ore 18:15) sul parquet di Le Gamberi Foods Forlì, approfittando del posticipo a data da destinarsi della gara di andata di Coppia Italia, che si sarebbe dovuta disputare giovedì 1 novembre contro la Fileni BPA Jesi e rinviata in attesa di sapere del nuovo ricorso di Napoli (la cui esclusione è stata confermata dalla giudicante), che ricorrerà anche alla Corte Federale per essere riammessa in Legadue.

La società, intanto, data la perdurante assenza di un playmaker come Porta (infortunato) e l’inadeguatezza di Mays a ricoprire questo ruolo, sta vagliando le varie possibilità di sopperire a questa assenza. «Porta potrebbe rivedersi in campo solo nella sfida dell’8 dicembre contro Casale Monferrato. Ora stiamo cercando di capire se possiamo attendere il suo rientro – ha chiosato l’azionista di maggioranza del club –  oppure sostituirlo con un altro atleta». Le ipotesi sono diverse e pare che lo stesso Mays potrebbe essere tagliato. In tal caso, si potrebbe optare per Hardy (in uscita da Avellino, per problemi al tesseramento come comunitario). Ma la società potrebbe anche decidere di privarsi di Porta e allora dalla “defunta” Napoli potrebbe arrivare la coppia Clemente – Casini, che coach Bartocci saprebbe già come gestire ed impiegare in campo.

Antonio Pollioso

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