Ad intervenire sull’aumento delle tariffe dopo il consiglio comunale dei giorni scorsi è il presidente dell’Aicast Volla, Gennaro Russo che si scaglia contro le decisioni dell’ amministrazione vollese e contro la poca chiarezza, trasparenza e condivisione delle scelte con quanti operano sul territorio. Di seguito un comunicato inviato dal presidente Russo al nostro giornale.
“Niente di incentivante fino ad ora per il commercio e le attività produttive dalla nuova Amministrazione Comunale, anzi si pensa ad aumentare come manovra salva bilancio, e scongiurante per un dissesto finanziario, le imposte comunali, quali IMU, TARSU, ed addizionale Comunale IRPEF. Con questo Voglio attirare l’attenzione prendendo ad esempio un commerciante che esercita il proprio lavoro in un negozio di sua proprietà: pagherà una IMU superiore, una TARSU aumentata, e ciliegina sulla torta, visto che è un lavoratore autonomo, pertanto presenta come dichiarazione il modello UNICO, si ritroverà a pagare una addizionale IRPEF maggiorata.
Ad ogni modo, mi vorrei soffermare sugli aumenti TARSU, che come al solito colpiscono i ‘piccoli commercianti ed il terziario in generale’, con un aumento che trovo scandaloso ed ingiustificato, visto che la categoria che rappresento, risulta tra le più virtuose in termini di raccolta differenziata, e che come premio od incentivo, si ritrova un aumento sulla ‘tassa della monnezza’.
La riflessione che sorge spontanea è perché per le civili abitazioni, che a seguito di quanto affermato dall’assessore al Bilancio, si riscuote solo il 50% di quanto dovuto è previsto solo un piccolo ed insignificante aumento di 0,05 centesimi al mq contro i 30 fino a 60 e passa centesimi al mq che andranno a gravare sui piccoli commercianti? Siamo stufi di essere considerati il capro espiatorio di situazioni economiche finanziarie di cui non siamo gli artefici ma solo le vittime. Vi rendete conto che il paese in cui viviamo produce reddito e ricchezza oltre a posti di lavoro, grazie ai nostri sacrifici?”