I vigili multano una parcheggiatrice abusiva all’esterno di una scuola elementare: dopo i successivi controlli è emerso che si trattava della vedova di Antonio Scotognella, il parcheggiatore ucciso dalla camorra in via Acton nel giugno del 2009. La donna, insomma, stava proseguendo con l’attività illecita che portò all’uccisione del marito, che si era rifiutato di consegnare al clan D’Alessandro la percentuale sugli introiti della sosta abusiva lungo le vie del mare. Proprio in questi giorni è in corso il processo nei confronti dei killer e dei mandanti di quel raid che gettò il panico tra i bagnanti. La «guerra» ai parcheggiatori intrapresa dal sindaco Luigi Bobbio ed applicata nelle strade dalla polizia municipale ha quindi permesso di individuare A.T.D., 35enne residente a Castellammare. Una pattuglia dei vigili urbani l’ha colta in flagranza di reato ieri mentre incassava 3 euro a macchina e 2 euro a motorino, nei pressi della grande area di proprietà del Comune di Castellammare, adibita nei fine settimana a mercatino rionale e adiacente alla scuola elementare del rione «Postiglione». Il terreno era divenuto un’area di parcheggio abusivo in occasione del flusso di cittadini verso il cimitero poco distante. Bisogna ricordare che durante tutta la stagione estiva del 2012 la campagna di contrasto alla sosta abusiva ha avuto l’apertura di due parcheggi comunali (presso le Antiche Terme e vicino all’hotel Crowne Plaza), con tariffe tra le più basse della provincia di Napoli; il potenziamento dei servizi di controllo del territorio con appositi turni, da parte della polizia municipale, a «Pozzano» e nei pressi degli stabilimenti balneari; l’installazione di paletti antisosta. A partire dall’omicidio Scotognella la Dda scoprì un enorme flusso di denaro che finiva nelle casse del clan di Scanzano. I contorni di quella vicenda si stanno delineando, come già accennato, in questi giorni a Napoli dove si sta tenendo il processo alla cosca.
Francesco Ferrigno
