Da qualche settimana la raccolta rifiuti è bloccata a Scafati. Ciò sta provocando innumerevoli disagi tra la popolazione che si ritrova quotidianamente in preda ai miasmi, all’inquinamento ed al rischio di patologie. A questa situazione l’amministrazione sembra rispondere con un silenzio preoccupante che non fa che far aumentare la rabbia e lo sdegno della popolazione. Una nota l’Acse spa recita così: “L’Acse si ritrova ancora in emergenza per quanto riguarda il trasporto e lo smaltimento della frazione umida, nonché il trasporto del multi materiale. Prima di poter affidare i servizi alle nuove ditte, Acse è costretta a controllare i requisiti delle imprese per poter partecipare alle gare d’appalto pubbliche. Acse ha avviato le procedure di controllo tempestivamente,ma occorrono i tempi tecnici per acquisire la necessaria documentazione dagli altri enti pubblici. Tuttavia l’iter iniziato dovrebbe concludersi la prossima settimana,per cui i servizi sospesi dovrebbero essere riattivati e riportare la situazione a normalità nel giro di qualche giorno”. Oltre all’indignazione dei cittadini, ci sono anche le istanze e le proteste della Feferazione della Sinistra. “E’ chiaro che la situazione in cui versa Scafati – ha detto Francesco Carotenuto – per lo più in periferia, è pressappoco drammatica. L’emergenza rifiuti a cui la nostra città è chiamata a rispondere è il chiaro segnale della gestione fallimentare di questa amministrazione, che oltre a non saper gestire la cosa pubblica affidando lavori a ditte di dubbia moralità e integrità etica, riescono anche a far adirare i cittadini che pagano una TARSU salatissima per non vedersi garantire un servizio come quello dello smaltimento della frazione umida e del multi materiale. Ribadiamo per l’ennesima volta la percentuale esigua della differenziata della nostra città, che si aggira intorno al 40%, passando dall’essere un comune virtuoso ad un comune con grandi difficoltà. La soluzione? sensibilizzazione nelle scuole primarie, incentivi economici a differenziare, controlli serrati su chi effettua la raccolta porta a porta”. “Ancora una volta l’amministrazione Aliberti sta dimostrando la sua incapacità nella gestione dei rifiuti. – ha spiegato il consigliere comunale di Sel Ignazio Tafuro – Dopo aver inquinato per mesi la città con la discarica alle spalle del cimitero ora stanno inquinando anche le case delle famiglie scafatesi che non solo non sanno dove sversare l’umido ma non sono state nemmeno informate sui tempi del disservizio. La raccolta deve essere immediatamente riorganizzata e ripensata nelle forme e negli uomini, quelli che hanno sbagliato devono andare a casa, compreso il CdA dell’Acse. Insomma: via l’immondizia dall’immondizia, a pagare non possono essere sempre i cittadini, il pagamento della Tarsu va sospeso”.
Aniello Danilo Memoli