San Giorgio: la refezione ancora non parte, mamme in rivolta

È iniziata la scuola, è stato approvato il bilancio di previsione 2012, ma di far partire la refezione scolastica non se ne parla. Continua a tenere banco il mancato avvio del servizio mensa agli alunni delle scuole primarie distribuite sul territorio comunale. I cittadini-genitori sono sul piede di guerra, mamme infuriate che già da alcune settimane si sono mobilitate, spendendosi in un estenuante andirivieni presso il Comune per chiedere spiegazioni o per ascoltare promesse, al momento, ancora disattese. Ad inizio ottobre si tenne un consiglio monotematico sul tema in questione, dal quale emerse un semplice rinvio della discussione a seguito della successiva approvazione del bilancio previsionale. Alcune settimane fa tale bilancio è anche stato mandato “in cascina”, ma della refezione scolastica neppure l’ombra. Tuttavia, le scuole hanno avviato l’orario prolungato, per cui rimane a discrezione delle famiglie prelevare i figli da scuola ad ora di pranzo e riportarli nel primo pomeriggio (durante la classica “ora di spacco”) o a provvedere in proprio. Infatti, c’è chi sostiene un’ulteriore spesa, in tempi di crisi come questi, affidandosi a servizi esterni (privati) o a munire i bambini di panini e quant’altro. Da qui nasce la rabbia dei genitori che oltre ad avercela con l’amministrazione comunale, definiscono discutibili le decisioni gestionali e/o organizzative dei dirigenti scolastici. In particolar modo, non comprendono per quale motivo sia stato attivato comunque il tempo pieno a fronte della mancanza di un servizio fondamentale, quale quello della refezione. Intanto, non mancano le polemiche a livello politico. L’opposizione si è fatta sentire, e attraverso le parole dei consiglieri dell’Alleanza dei Moderati Ciro Di Giacomo, Mario Sesto e Giuseppe Curcio ha accusato l’amministrazione comunale di aver disatteso le promesse:«Nonostante le belle parole strappa applausi, la refezione scolastica non è partita, un caso paradossale ed assurdo che non ha eguali nell’intera provincia di Napoli, dovuto ad un’amministrazione avvezza alla latitanza istituzionale ed al peggior lassismo. I bambini sono costretti a estenuanti rientri pomeridiani che rischiano di compromettere il loro andamento didattico e la loro delicata concentrazione. Invitiamo, pertanto, il sindaco a darsi da fare e provvedere alla risoluzione di queste problematiche con ogni urgenza. Se ciò non dovesse avvenire ci riserviamo di coordinare azioni di protesta dei cittadini verso la peggior amministrazione della storia della nostra città». Che l’amministrazione batta un colpo. 
Claudio Di Paola
Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano