Torna la paura a Ercolano. Dopo i frequenti passaggi di pregiudicati in città in sella a maxi scooter numerosi testimoni parlano di una sparatoria avvenuta in via Trentola poche sere addietro. Sulla vicenda gli inquirenti mantengono il massimo riservo mentre tra i residenti la paura cresce. Gli ultimi brillanti successi ottenuti a suon di arresti e condanne esemplari dalle Forze dell’Orine e della Magistratura avrebbero di fatto impoverito gli storici clan della zona che da sempre si contendono in una faida senza fine il controllo degli affari illeciti in città. Orfani di riferimenti “forti” i giovani rampolli della camorra ercolanese starebbero tentando di alzare il tiro, ovvero di rientrare lentamente in possesso di un territorio da tempo ormai ribellatosi al fenomeno estorsivo e alla prevaricazione violenta. Tutto ebbe inizio dall’omicidio del ras Antonio Papale in prossimità della sua abitazione in vico Moscardino. Fulminea, spietata l’esecuzione che colpi uno dei boss del clan Ascione – Papale nel cuore della sua stessa roccaforte. Questo episodio scatenò la reazione del movimento criminale contro gli storici nemici Birra – Iacomino lastricando letteralmente il paese di sangue a suon di morti ammazzati. Non c’era orario, non c’era scenografia ideale : si colpiva ovunque e in presenza di chiunque, fossero anche bambini di ritorno dalla scuola. Oggi il timore che questi anni di piombo possano tornare a terrorizzare i residenti è forte : come se non bastasse la spaventosa recessione economica in atto a livello europeo e la quasi “paralisi operativa” della macchina comunale anche sul fronte sicurezza Ercolano sembra accusare notevolmente il colpo. Riecheggiano ancora le parole di Tano Grasso che in una delle ultime visite a Ercolano aveva ammonito tutti a non considerare il crimine organizzato sconfitto ma a proseguire senza sosta nella lotta ad un sistema malavitoso dalle modalità offensive talmente spietate da essere menzionato tra quelli più spietati d’Europa. “Radio vicoli” tace: e questo silenzio non prometterebbe nulla di buono per gli onesti contribuenti ercolanesi preoccupati per il possibile riaprirsi delle ostilità camorristiche proprio in occasione delle prossime festività di fine anno.
Alfonso Maria Liguori