Colpo di scena: Edgar Sosa non sarà il playmaker della Givova Scafati. Sembrava fatta ed invece la trattativa si è improvvisamente arenata. E’ saltata proprio sul più bello la firma sul contratto “a gettone”, che avrebbe tesserato l’atleta finché non sarebbe stato arruolabile Antonio Porta (infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro), il cui rientro in campo è previsto per dicembre. Tra il general manager Gino Guastaferro ed il procuratore del giocatore della Repubblica Dominicana l’accordo era stato raggiunto. Ma a rifiutare il trasferimento in Italia è stato proprio il cestista di colore, che non se l’è sentita di gettarsi in questa nuova avventura, dopo un grave infortunio (frattura della tibia) occorsogli durante il match tra la sua nazionale e quella panamense per i Fiba Americas Championship 2011, quando era stato appena ingaggiato dalla Sutor Montegranaro in serie A. Nella stagione 2010/2011 aveva contribuito fattivamente alla salvezza della Angelico Biella in massima serie. Ma la sua avventura nel Belpaese si è praticamente chiusa lì.
La Givova Scafati, quindi, è costretta a riaffacciarsi sul mercato degli italiani o dei comunitari, per trovare un playmaker in grado di non far rimpiangere troppo l’assenza di Porta. Non c’è più tempo da aspettare. Bisogna trovare un playmaker e subito. Anche se, a questo punto, sarà difficile trovarne uno già per la gara di domenica sera (ore 18:15) al PalaMangano, contro la Prima Veroli, allenata dall’ex Franco Marcelletti.
Il sogno sarebbe uno tra il greco Theodoros Papaloukas e lo sloveno Jaka Lakovic, ma entrambi hanno mercato in massima serie, sono richiesti da mezza Europa e di sicuro non accetterebbero la Legadue italiana o una piazza provinciale come quella scafatese. Difficile da percorrere anche la pista che porta al serbo Ivan Zoroski, ex Reyer Venezia. Più probabile, invece, l’ingaggio di uno tra Anthony Giovacchini ed Anthony Maestranzi, entrambi statunitensi, naturalizzati italiani. Il primo è reduce da una fugace esperienza con la Prima Veroli nella passata stagione, mentre il secondo ha giocato in massima serie con la Virtus Roma nell’ultimo campionato. Entrambi potrebbero fare al caso di Scafati.
La squadra, intanto, è a lavoro per preparare la gara di domenica, nella quale coach Maurizio Bartocci farà il suo esordio casalingo stagionale sulla panchina scafatese. Il tecnico ex Napoli ha conquistato la sua prima vittoria in gialloblù domenica scorsa sul parquet della Le Gamberi Foods Forlì, imponendosi 76-84 al termine di una bella rimonta e di una sfida che è stata condotta per lunghi tratti, non senza qualche preoccupazione di troppo nei minuti finali. La percentuale al tiro da tre (52,2%) è stata l’arma vincente dei viaggianti, che, nonostante qualche problema di troppo a rimbalzo, hanno trovato canestri importanti da Mays (22), Tavernari (17), Slay (24) e Ghiacci (12). Quest’ultimo, in particolare, è sembrato rinato, dopo le ultime opache prestazioni che lo avevano visto in odore di taglio e immediatamente avvicendato con Allegretti, ex Napoli. Così la Givova ha potuto festeggiare il suo primo successo della gestione Bartocci, dopo due stop consecutivi: risultato che consente di restare nel gruppo delle seconde, in una classifica di Legadue molto corta, sinonimo di campionato equilibrato.
«Abbiamo finalmente raccolto i frutti del nostro lavoro, anche se sono arrivato da poco. Abbiamo iniziato male – ha commentato l’allenatore Maurizio Bartocci – ma poi siamo riusciti ad aumentare l’intensità, soprattutto difensiva, e a reagire nel migliore dei modi, aiutandoci a vicenda e tenendo botta al ritorno veemente dei padroni di casa, senza avere paura di sbagliare. Tranne la prima frazione, sono soddisfatto del lavoro difensivo sui tiratori avversari e – ha chiosato – contento anche della scelta nelle soluzioni offensive. Siamo sulla buona strada».
Antonio Pollioso