Doveva essere una passeggiata o quasi e invece la partita di sabato scorso contro il Lanciano ha assunto per lunghi tratti le caratteristiche della partita maledetta.
Cronaca di una gara “stregata” La Juve Stabia scende in campo motivata, vogliosa di mettersi alle spalle lasfortunata partita di Modena. Le vespe dominano. Nonostante le azioni da rete costruite a ripetizione per tutto il primo tempo, però, a sorpresa, sono proprio gli ospiti a chiudere in vantaggio la prima frazione di gioco grazie a Turchi, lasciato solo soletto dalla distratta difesa di casa. La Juve Stabia da quel momento in poi inizia un vero e proprio assedio che si concretizza soltanto a pochi minuti dalla fine grazie ad uno stacco poderoso del lituano Danilevicius. Partita finita? Tutt’altro. Baldanzeddu si fa espellere per un pugno rifilato alla schiena di un malcapitato Falcone, dando al Lanciano l’impressione di potercela fare a portare a casa almeno un punto. Ma, l’idea si rivela di lì a poco errata. A pochissimi minuti dal termine, infatti, la palla è tra i piedi del difensore ospite Scrosta. Su pressing di Caserta il difensore va nel panico e cede la palla al portiere Leali. Il suo passaggio però è troppo corto e costringe il suo compagno di squadra ad uscire alla disperata per anticipare Caserta. Leali vi riesce, ma la palla, purtroppo per lui, termina sui piedi del neo entrato Improta. Siamo al 91°. Il giovane esterno classe ’93 si trova solo davanti alla porta sguarnita ed ha così tutto il tempo per sistemarsi il pallone, prendere la mira e piazzare la palla di destro sotto la traversa. È la rete del 2-1 e al Menti, tra l’incredulità generale, scoppia la festa per l’insperato vantaggio.
Tempo di bilanci La vittoria contro il Lanciano regala alla Juve Stabia la zona play-off, abbandonata appena cinque giorni prima a seguito della sconfitta di Modena. Prosegue così il momento d’oro della squadra allenata da Piero Braglia, che ottiene la sesta vittoria nelle ultime otto giornate. In classifica sale a quota 21 punti, un punto in più rispetto allo scorso straordinario campionato scorso, a testimonianza di quanto bene stiano facendo Danilevicius e compagni.
Ora sotto con lo Spezia Sabato si ritorna a giocare. Le vespe se la dovranno vedere con lo Spezia allo stadio Alberto Picco, in una sfida inedita tra le due formazioni. Una partita senza dubbio difficile, almeno considerando la rosa messa a disposizione da Gabriele Volpi, il miliardario proprietario degli aquilotti, al tecnico Michele Serena. Una squadra rivoluzionata rispetto a quella che nella passata stagione riuscì a vincere campionato, coppa Italia e supercoppa di lega. Pochissime le riconferme, tra le quali quella di mister Serena, e tantissime le novità. Garofalo e Goian in difesa; Porcari, Di Gennaro, Bovo e Sammarco a centrocampo; Okaka, Antenucci, Sansovini e Pichlmann in attacco. Insomma, quanto di meglio poteva offrire il mercato di serie B e non solo. Tuttavia, nonostante una campagna acquisti faraonica, i risultati che il patron spezzino Volpi si augurava alla vigilia del campionato sono stati solo in parte raggiunti. Un cammino fin qui altalenante ha messo a dura prova la panchina di mister Michele Serena. Le ultime giornate di campionato, in particolare, sono state tutt’altro che esaltanti. Eccezion fatta per il successo interno ottenuto contro il Crotone due settimane fa (2-1), gli aquilotti hanno faticato non poco nelle ultime sei giornate, racimolando appena sei punti e perdendo malamente a Vercelli (1-0) ed in casa contro il Cittadella (0-3).
Entusiasmo alle stelle Ben diverso è il morale con il quale Castellammare giunge alla sfida del Picco. Il morale della squadra è a mille, così come quello dei tifosi, i quali si stanno organizzando per raggiungere in massa La Spezia e dare il proprio sostegno alla squadra, in quella che ha a tutti gli effetti i contorni di una sfida play-off. Per la trasferta in terra ligure, mister Braglia dovrà ancora fare a meno degli acciaccati Mbakogu, Bruno, Zito e Agyei, anche se quest’ ultimo è in netta ripresa. Non sarà del match Ivano Baldanzeddu, squalificato dal giudice sportivo in seguito del pugno rifilato a Falcone. Al suo posto Braglia dovrà scegliere tra Gorzegno e Maury, col primo favorito sul difensore belga, non apparso in ottima condizione in occasione della partita di Modena. Partita speciale Quella del Picco non sarà una partita come tutte le altre per alcuni elementi della rosa gialloblu. In primis per Marco Gorzegno, che con la maglia dello Spezia ha disputato due stagioni condite da 79 presenze e otto reti. Gara particolare anche per Michele Murolo, ex dal dente avvelenato. Protagonista della cavalcata dello Spezia in serie B nello scorso campionato e del “triplete” campionato, coppa Italia, supercoppa, Murolo è tra coloro ai quali la società spezzina in estate ha deciso di non rinnovare la propria fiducia in vista del campionato cadetto di quest’anno. Sfida dal sapore particolare anche per mister Piero Braglia, vicinissimo alla panchina dello Spezia nell’anno della promozione in serie B e dato per nuovo tecnico del club ligure all’indomani della finale play-off vinta contro l’Atletico Roma.
Antonio Prota