Pompei: nasce il “Comitato PeRenzi” e inizia la “rottamazione”

Rottamare è il verbo che ha percorso l’Italia e ha contagiato anche Pompei.  È stato fondato, infatti, da alcuni giorni il comitato cittadino “PeRenzi” con l’obiettivo di sostenere il giovane sindaco di Firenze per le primarie del centrosinistra, che si terranno il 25 novembre. Coordinatore del comitato è Gianpaolo Di Paola, affiancato da cittadini comuni ed esponenti politici che hanno abbandonato il Palazzo per occuparsi delle istanze della società civile, come Ferdinando Uliano, ex vicesindaco e  coordinatore del Forum delle Associazioni. Il neonato gruppo è costituito, per la maggior parte, da giovani pompeiani, che non si riconoscono necessariamente nel PD ma, stanchi delle vecchie logiche di potere, hanno deciso di rottamarle, partendo dal basso. Né sorprende che siano soprattutto le nuove generazioni a sostenere il primo cittadino del capoluogo toscano. Basti ricordare una frase emblematica dell’idea politica sostenuta da Matteo Renzi: “Noi, parlo della mia generazione, siamo a un bivio. Dobbiamo scegliere se fare i polli di batteria o avere il coraggio di usare un linguaggio diverso”. Questa “rivoluzione silenziosa”, nonostante il profilo nazionale, riguarda la stessa Pompei in cui, nelle intenzioni dei “Rottamatori”, è necessario dare spazio a volti nuovi e far risvegliare la coscienza di una cittadinanza attiva e consapevole dei propri diritti. Tra i loro obiettivi rientra quello di “portare avanti l’ideale di una Pompei “Rottamata” dalla vecchie politiche e mettere il cittadino e i suoi diritti al primo posto, grazie a persone umili  che credono nella politica sana e senza compromesso”. Solo partendo dalla società civile, sostengono, sarà possibile ridare dignità non solo alla nostra nazione ma anche alla nostra città. Per tale motivo, oltre alla sede fisica in via Crapolla II n. 60, il coordinamento ha un proprio profilo su Facebook (Pompei PeRenzi) dove è possibile consultare gli orari dedicati all’incontro con i cittadini e le iniziative per coinvolgerli nelle primarie. Il fermento nazionale è, dunque, approdato in città e, comunque vada, chiunque vinca, le idee e le energie messe in circolo sono una boccata d’ossigeno per la democrazia del nostro paese.

                                                                                                                     Claudia Malafronte

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