Chalet Acqua della Madonna: solo una ditta termina iter assegnazione

Chalet Acqua della Madonna: solo una delle tre ditte che si sono aggiudicate nella scorsa estate la concessione è riuscita a terminare positivamente l’iter burocratico. Continua il travagliato corso dell’assegnazione dei tradizionali chioschi di via Duilio. Per le altre due ditte aggiudicatarie si sono verificati problemi amministrativi che ne hanno bloccato il rilascio della concessione. In un caso per via da alcune censure l’aggiudicatario ha dovuto fare ricorso al Tar della Campania nella speranza di ricevere l’ok per iniziare l’attività di ristorazione nel quartiere del centro antico di Castellammare. Per il terzo aggiudicatario invece l’iter è ancora in corso per ulteriori accertamenti riguardo la presentazione dei documenti. Da sottolineare che per i nuovi bandi di gara era necessaria la presentazione del certificato antimafia per ogni ditta. Quindi il dirigente comunale del settore ai Lavori pubblici Donatangelo Cancelmo ha avuto la possibilità di firmare una determina dirigenziale con cui approva il contratto di un solo concessionario che sarà stipulato la prossima settimana. Si tratta della ditta Porto Salvo srl che occuperà la postazione numero 3 dopo aver presentato l’offerta di 25mila euro per la concessione di durata 4 anni. Il progetto dell’amministrazione comunale del sindaco Luigi Bobbio è quello di trasformare i vecchi sedici chalet – manufatti già abbattuti la scorsa estate – in otto mini-ristorantini (vedi foto) realizzati sul modello della Cassa armonica dotati di cucine e servizi igienici. Per ben due volte il bando di gara presentato dall’Ente di palazzo Farnese è andato deserto senza la presentazione di alcuna istanza. Cosa che fece gridare allo scandalo il primo cittadino stabiese che additò la «parte oscura» della città ad aver boicottato le gare. Solo nello scorso mese di luglio, dopo aver “modellato” il testo del bando di gara con alcuni vantaggi per i futuri concessionari, si era arrivati ad assegnare tre degli otto mini-ristorantini. Ora la situazione è praticamente la stessa, rimangono ancora sette chioschi da assegnare per i quali sarà necessario la preparazione di un nuovo bando di gara. Altre tappa della tribolata vicenda degli chalet dell’Acqua della Madonna riguarda il passato recente. Quando l’Ente ha deciso di abbattere i sedici manufatti ha convocato un numero ristretto di imprese (visto il basso importo dell’operazione, circa 30mila euro) ma all’appello, nonostante la crisi economica, nessuna ditta risponde. Il Comune stabiese, per aggirare l’ennesima azione di boicottaggio,  è stato così costretto a ripiegare su di un’ impresa con sede fuori dal territorio comunale che già stava effettuando alcuni lavori.

Raffaele Cava

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