La società Eavbus, controllata della Eav, holding che gestisce i trasporti della Regione Campania, e’ fallita su decisione del tribunale di Napoli. La società, attraverso i due commissari liquidatori Paolo Como e Roberto Pepe, rispettivamente ex legale rappresentante ed ex amministratore unico dell’azienda che si occupava dei collegamenti su gomma nella regione, ha scelto l’avvocato Michele Sandulli, docente di diritto commerciale, per valutare un ricorso. Nel 2012 Eavbus aveva chiuso il bilancio con un passivo di 39 milioni di euro. Proprio per risanarla, Eav holding ne aveva deciso la messa in liquidazione. Nuova Sacom e Nitida, due aziende di pulizia creditrici di Eavbus per 700 mila euro, hanno presentato l’istanza di fallimento che ha portato alal sentenza. In bilico ci sono inoltre 1.300 posti di lavoro. Proprio questa mattina sono stati sigillati gli uffici e le casseforti. Protesta da parte dei lavoratori, e servizio garantito a metà ai cittadini già questa mattina. “La notifica della sentenza – dice Nello Polese, amministratore unico dell’Eav – è un evento inatteso di cui non eravamo stati in alcun modo preallertati e che vanifica gli enormi sforzi compiuti finora per garantire un futuro all’azienda stessa e, soprattutto, ai lavoratori”. L’appello dei sindaci della penisola sorrentina: “I sindaci della Penisola Sorrentina tornano ad invocare “un intervento per ripristinare il regolare svolgimento del servizio di trasporto pubblico su gomma in penisola”. La richiesta, “urgente e non piu’ differibile” e’ stata formalizzata attraverso una lettera indirizzata ai vertici di Prefettura, Regione Campania, Provincia di Napoli e ai parlamentari Raffaele Lauro, Aniello Di Nardo, Antonio Palagiano e Luisa Bossa. “L’azienda Eavbus che dovrebbe assicurare i collegamenti su gomma in ambito comprensoriale versa da tempo in una situazione di dissesto finanziario, per effetto della quale non sono in condizione di assicurare certezze nei pagamenti ne’ ai fornitori ne’ al personale dipendente”, spiega il vicesindaco di Sorrento, Giuseppe Stinga. “Dopo un anno di rivendicazioni delle proprie giuste pretese salariali – aggiunge – i dipendenti sono costretti a continue e prolungate interruzioni del servizio, spesso improvvise e non annunciate con sufficiente anticipo”. Una situazione di emergenza che, continua Stinga, “sta dando origine a manifestazioni di indignazione nei cittadini, e soprattutto delle fasce piu’ deboli della cittadinanza come disabili, anziani e studenti, che piu’ chiedono un intervento delle istituzioni. Un appello che non possiamo ignorare e che rappresenteremo in tutte le sedi per trovare una rapida soluzione”. La reazione dei sindacati: “Il fallimento dell’Eavbus è la negazione dei diritti dei cittadini sulla mobilita’ e sul lavoro e il conseguenziale fallimento di un’intera politica regionale”. Sono le riflessioni della Ugl Trasporti secondo la quale “le conseguenze ricadranno, come al solito, sulla parte debole della catena, utenza e lavoratori che già da tempo stanno facendo i conti con una crisi acuita dall’incompetenza politica in materia di trasporti”. “Anche per la Caremar – sostiene Almerico Romano della Ugl settore marittimo – si delinea una soluzione drammatica, ancor più, perchè serve un’utenza che ha necessita’ dei trasporti marittimi per raggiungere luoghi di lavoro, scuole ed ospedali. La carenza di risorse, mancanza di fiducia da parte degli istituti di credito che hanno bloccato i fidi, la sosta di navi per mancanza di gasolio e manutenzioni e la mancanza di risposte economiche da parte dell’assessore ai Trasporti, significano incanalamento verso un sicuro fallimento”. “Oggi si rischia di rimettere sul mercato del lavoro migliaia di posti di lavoro impoverendo ancor di più famiglie su un territorio già povero in sé. Dopo le difficoltà, vengono le esasperazioni ed in queste ultime saltano tutte le regole. La situazione e’ ad alto rischio e difficilmente controllabile”, conclude la nota di Ugl Mare e porti.
Angelo Mascolo