Terme di Stabia: assemblea pubblica per un accordo bipartsan

E’ fissata per il prossimo 23 novembre l’assemblea pubblica che i sindacati delle Terme di Stabia hanno chiesto di tenere ai consiglieri di maggioranza ed opposizione nella stessa struttura del Solaro. I rappresentanti sindacali, in vista del prossimo consiglio comunale quando si discuterà l’approvazione del bilancio di previsione 2012 e la ricapitalizzazione dell’azienda, chiedono alla politica stabiese di trovare un accordo bipartisan per scongiurare il fallimento della partecipata comunale. «Invitiamo i consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione insieme al sindaco per cercare una soluzione – ha detto Filippo Criscuolo, rappresentante sindacale Filcams-Cgil – La strada della mediazione però deve essere utile alla città e non alla politica. La trattativa sulla crisi delle Terme è stata portata allo stremo. Alla vigilia del presunto fallimento gli ammortizzatori sociali ci assicureranno qualche mensilità. Durante questi mesi abbiamo lavorato solo per fornitori e pignoramenti, se servisse lo faremo anche per un altro anno intero. Vogliamo un dibattito serio e costruttivo – conclude Criscuolo – che porti alla stesura di un documento condiviso tra le parti e che sia propeduetico al prossimo consiglio comunale. Ricordo che gli assenti hanno sempre torto, spero prevalga il senso di responsabilità». Vitale per le Terme sarà l’approvazione della ricapitalizzazione nella prossima assise comunale che dovrà discutere anche il bilancio di previsione 2012: sino ad ora due i tentativi risultati vani. Fino alla fine dell’anno i termali saranno in cassa integrazione ma è il futuro dell’azienda a preoccupare di più le maestranze. E’ ormai chiaro che per salvare dal baratro la partecipata comunale è necessario che tutte le parti chiamate in causa remino nella stessa direzione.

Raffaele Cava

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