All’ISIS Pitagora di Torre Annunziata, presentato il saggio sugli atti del convegno, organizzato tempo fa dall’Assessorato alla cultura sugli “Aspetti inediti della vita e delle opere dello scrittore Michele Prisco”. L’opera, realizzata a cura della professoressa Maria Elefante, è edita da Nicola Longobardi con il sostegno del Comune di Torre Annunziata, in particolare dello stesso Assessorato. Il libro riporta testimonianze di molti amici dell’autore, studiosi e letterati torresi. Prima fra tutte, quella della coordinatrice, Maria Elefante, docente di Lingua e letteratura latina al dipartimento di Filologia classica dell’Università Federico II, che ha spiegato come il volume si colloca nell’ambito del programma della Biblioteca Comunale. All’inizio della manifestazione, il preside della scuola ospitante, prof. Benito Capossela, ha salutato i presenti, ha annunziato poi che l’ISIS Pitagora aggiungerà al nome della Scuola anche la vecchia intestazione del Liceo “Benedetto Croce”. Tra gli studenti che gremivano la gradinata, Eugenia Cirillo, Alfredo Nascita e Rita Spano (dell’ISIS Pitagora) hanno espresso il loro parere sull’opera del narratore oplontino. Alla fine, molte le domande dei ragazzi, sia ai conferenzieri che ai rappresentanti della famiglia Prisco. A rispondere, assente la figlia Annella, (anch’essa autrice) è stata la secondogenita di Michele Prisco, Caterina, la quale ha detto di non aver potuto conoscere la splendida vita torrese di un tempo, se non attraverso l’opera del padre, in quanto non è mai vissuta a Torre; presente alla manifestazione la nipote prediletta dello zio, Elisabetta Prisco, che tutti gli amici hanno sempre chiamato affettuosamente Tettì. Sull’opera dello scrittore hanno dissertato gli autori del libro: il giornalista Ermanno Corsi ha posto l’accento su quanto l’opera del narratore possa insegnare ai giovani. Lo scomparso Ferdinando Pagano (all’epoca grande amico di Michele), uno tra i grandi antifascisti torresi che, da operaio si è laureato ed ha insegnato nelle scuole, fatti questi confermati anche dal nipote del letterato, prof. Salvatore Prisco, il quale, nel tessere l’elogio dello zio, si è fermato anche sul simpaticissimo personaggio di Pagano. Sono poi intervenuti altri autori del volume come Salvatore Iorio, giornalista e saggista, Vincenzo Esposito, scrittore, anch’egli torrese, vincitore di premi letterari, frequentatore della casa napoletana di Prisco. A seguire, hanno preso la parola Luigi Casale, docente nelle scuole superiori, Giuseppe Balsamo, avvocato, nipote dello scrittore, già assistente ordinario della cattedra di Diritto Industriale della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II, il quale ha citato il Premio Letterario “Oplonti d’oro”, di cui Michele Prisco era l’anima. La nota positiva della manifestazione è stata la presenza dei tanti giovani che hanno seguito con attenzione gli interventi sull’opera di Prisco.
Federico Orsini