Portare alla ribalta della rete e della cittadinanza le problematiche di un comune ormai da troppo tempo abbandonato dai suoi stessi cittadini. Una comunità che si riunisce senza scopo di lucro o logiche di partito, per costruire dal basso i progetti per un soggetto politico nuovo. E’ questo l’obiettivo principale per cui è sorto a Sarno il movimento civico “Rete Libera”.
Non è un progetto chiuso, ma un percorso dove i partecipanti sono attori e non comparse. “Rete Libera” si apre a tutti quei cittadini che sentono di volersi mettere in gioco, che non aspettano altro che trovare persone serie e oneste. Persone che insieme vogliono essere autori del proprio futuro e di quello dei propri figli, che sono profondamente delusi dalla situazione in cui giace il proprio paese, che non vogliono vedere i giovani costretti a dover emigrare altrove, alla ricerca di un posto di lavoro e che centinaia di volte si sono chiesti: «Perché ho votato per i soliti di turno?».
Il movimento vuole fare da collante tra il cittadino e le istituzioni, con l’intento di discutere dei problemi e di cercare insieme una soluzione per realizzare i fatti.
I mass media, i social network ed internet costituiscono il mezzo che “Rete Libera” vuole sfruttare per entrare nelle case della gente, far sentire la propria voce e così raggiungere tutti coloro che oggi non vivono più il proprio paese.
Il progetto nasce dal bisogno di costituire un’alternativa all’attuale sistema di potere e amministrare in prima persona la cosa pubblica, partecipando attivamente alla politica e alla vita sociale del paese, con comportamenti individuali e collettivi, coerenti con gli obiettivi proposti. Ognuno dei soci proviene da esperienze diverse e ha le proprie idee politiche che può mettere al servizio del bene comune, accettando con senso pratico e democratico le decisioni della maggioranza attiva e partecipe dei cittadini.
Chiara e concisa è la dichiarazione di intenti del nuovo sodalizio. Fare politica senza privilegi e immunità, rifiutando la politica di professione, l’uso del potere a fini privati, l’accumulo delle cariche, i mandati illimitati, la mancanza di controllo degli elettori sugli eletti. Dare peso alla democrazia diretta e partecipativa, rispetto alla democrazia rappresentativa, affinché i cittadini possano esercitare effettivamente la sovranità popolare. L’impegno che hanno assunto i soci è quello di non stringere nessuna alleanza elettorale, in ambito comunale, con i partiti e i potentati che hanno contribuito all’erosione degli spazi democratici e non hanno lavorato per il bene comune. Il movimento vuole difendere il proprio territorio dal consumo, l’ambiente dalla distruzione, i beni della nostra terra dall’ingordigia di pochi. Rifiuta la logica del profitto ad ogni costo a discapito della salute dei cittadini e dell’ambiente. Vuole quindi un’economia sostenibile, l’acqua pubblica, lo sviluppo e l’uso delle energie rinnovabili e creare le condizioni per generare posti di lavoro che ridiano dignità alle persone, privilegiando i settori della sostenibilità, della salute, dei trasporti collettivi, dell’arte, della cultura, dei servizi, del commercio e del turismo. Vuole dare spazio alle nuove esperienze di economia solidale per dare lavoro alle piccole imprese e promuovere le filiere corte. legalità, regole e diritti uguali per tutti. Sconfiggere l’economia criminale e l’evasione fiscale, contro le massonerie, contro le mafie, contro le organizzazioni segrete. I soci rifiutano gli irresponsabili giochi speculativi della finanza e delle banche. Vogliono una scuola e una sanità pubblica di qualità per tutti e che premi il merito, dove il “Pubblico” possa essere sinonimo di efficienza e cortesia. Pretendono che ad ognuno sia garantito il diritto alla casa e che siano riaffermati i diritti umani per tutti, convinti che solo dove c’è giustizia, legalità e pari dignità ci possa essere una pace sociale.
Antonio Pollioso