Nella mattina di Martedì 13, lungo via Manzoni, 500 persone procedono urlando: “Carlo Urbani sempre presente!”.
Il Carlo Urbani è il Liceo Scientifico che si sta battendo – contrariamente al movimento nazionale – per l’annosa mancanza delle aule che, nonostante le soluzioni trovate, continua a restare.
È stato infatti stanziato un fondo di 14 milioni di euro che sarebbe servito per la ristrutturazione dei capannoni abbandonati dell’ITI Enrico Medi e per la costruzione di nuovo Liceo, per il quale i ragazzi stanno lottando.
Quel coro però, racchiude in sé una riflessione che è necessario esplicitare per chi di dovere si occupa della gestione della res publica: se il Liceo Urbani è sempre presente e pronto ad esprimere un disagio, è necessario che le istituzioni facciano autocritica in merito alla questione, rispondendo concretamente a questi ragazzi costretti fino alle 15.00 nelle aule, insieme ai docenti ed al personale stesso, che non meno vivono la problematica.
IL CONSIGLIO COMUNALE – La meta del corteo era la piazza Vittorio Emanuele II che ospita il Municipio. Qui, alle 10.30 ha avuto luogo il Consiglio comunale monotematico per il Liceo Carlo Urbani convocato dai membri dell’Opposizione.
Una delegazione di studenti, insieme con alcuni professori e la dirigente stessa dell’istituto hanno assistito alla seduta consiliare che ha avuto inizio con mezz’ora di ritardo.
Con l’arrivo del sindaco Giorgiano il presidente del Consiglio Ciro Sarno, chiamando l’appello per verificare il numero legale, ha portato metaforicamente i ragazzi del Liceo alle loro lezioni ed i restanti presenti ai tempi della scuola: la stessa che forse i consiglieri hanno frequentato o che i figli di questi frequentano; la stessa che dovrebbero difendere e sostenere perché possa diventare un modello culturale ed un motivo d’orgoglio per questa città.
LE SOLUZIONI – Durante la seduta le possibili soluzioni immediate al problema sono state individuate negli spazi del Centro Polifunzionale di via Mazzini o nella possibilità di un ulteriore dialogo con la dott.ssa Annunziata Muto, preside dell’ITI, che ha negato da quest’anno la propria disponibilità a concedere le aule al Liceo per motivi logistici.
Ma nonostante tutto, il problema è stato ulteriormente rinviato con la promessa della convocazione di un tavolo permanente che prevederà la partecipazione dei membri del consiglio d’istituto del Liceo Scientifico Carlo Urbani e dei membri della Commissione per il Paesaggio.
Ora, mentre gli studenti riflettono sulle modalità del proseguimento della loro protesta ci si domanda se il tempo sprecato in questa contesa tra Maggioranza ed Opposizione non sia dannosa per la politica locale. Se il dovere dell’opposizione è unicamente – come è stato detto – quello di contestare la maggioranza in ogni caso, in una controproducente polemica per la polemica, vi è la morte della democrazia; ma la politica non deve essere questo, bensì un impegno per la collettività a prescindere dai colori di chi vince, perché un problema della città è un problema della politica e non è ostacolandosi a vicenda che questi possono essere superati.
Giuliano Costa