Il prossimo consiglio europeo infatti negozierà il quadro finanziario pluriennale 2014-2020, cioè i finanziamenti che le Regioni potranno utilizzare per opere, infrastrutture, progetti nel sociale.
Si legge nell’appello dei tre presidenti suddiviso in otto punti principali: “Nel momento in cui tanti guardano all’Europa con incertezza; in cui l’Europa non sembra più capace di realizzare la promessa di una società giusta, in cui molti temono per i loro posti di lavoro, per i loro risparmi, per il loro futuro e quello dei loro figli; noi Capi di Stato di nuovi e vecchi Stati membri dell’Ue, di Paesi con esperienze, tradizioni e mentalità diverse, vogliamo trasmettere un messaggio di incoraggiamento. L’appello di Napoli sottolinea come “il dono del premio Nobel all’Ue”, sia un “incoraggiamento per far avanzare ancora di più l’Europa”
Durante l’incontro il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha affermato: “Se chiediamo all’Europa di occuparsi del nostro Mezzogiorno, bisogna fare prima i conti nel nostro Paese, dobbiamo chiederlo prima al nostro Governo nazionale ma a livello politico-istituzionale se ne parla poco: è necessario che se non cresce il Mezzogiorno non cresce l’Italia, è proprio per questo che bisogna utilizzare nel migliore dei modi i fondi strutturali destinati alle Regioni meridionali che fino ad ora non sono stati utilizzati a dovere”. È importante lo sforzo che in questi giorni si sta facendo tra il ministro Barca e i presidenti delle Regioni per una massimizzazione dei fondi europei e in particolare l’attenzione del presidente Caldoro che si è molto impegnato in tal senso”, ha aggiunto Napolitano.
Nel corso dell’incontro si sono registrati momenti di tensione tra studenti e polizia a pochi metri da piazza Plebiscito. Uova, pomodori e un fumogeno colorato sono stati lanciati contro le forze dell’ordine dai manifestanti che, a Napoli, hanno organizzato un corteo partito dall’Università Orientale. Gli agenti non hanno reagito, ma hanno comunque impedito l’avvicinamento a Palazzo Reale, dove si è svolto l’incontro dei presidenti della Repubblica italiana, tedesca e polacca con un gruppo di studenti universitari.
Mario De Angelis