Più amarezza o più rancore? E’ questo il dubbio che attanaglia i supporters e lo staff tecnico e dirigenziale della Givova Scafati. La sconfitta per 88-86 dopo un tempo supplementare sul campo della G.T.G. Pistoia, valevole per la settima giornata di andata del campionato di Legadue, ha lasciato tanta rabbia e rammarico, soprattutto per il modo in cui è maturata.
La sfida del PalaFermi ha visto il successo di Pistoia nel punteggio (88-86), ma contestualmente quella di Scafati nella valutazione (75-85). Il dato è significativo e testimone di una sfida nella quale i salernitani, ancora orfani del play Porta (infortunato), sono riusciti a tenere in mano il pallino del gioco per larga parte di gara, portandosi anche in vantaggio. La scarsa lucidità e la freschezza atletica negli ultimi minuti ha permesso ai padroni di casa, grazie anche all’errore di Sorrentino sulla sirena, di portare la sfida all’over time, proprio come accadde sette giorni prima al PalaMangano, contro la Prima Veroli. Nei 5’ suppletivi, poi, l’entusiasmo ha fatto da traino ai padroni di casa per arrivare al successo, sebbene, proprio allo scadere, i gialloblù abbiano sprecato la possibilità di allungare ancora la sfida, per l’errore al tiro di Mays (35), tra i migliori in campo, oltre a Baldassarre (17) e Slay (17, nella foto).
E così, mentre la G.T.G. Pistoia si gode il primato solitario, la Givova Scafati, distanziata di quattro lunghezze, si lecca le ferite e fa i conti con l’amarezza di aver sfiorato il colpaccio in terra toscana. Ma va ammesso che la squadra ha combattuto a muso duro, con sfacciataggine, cercando il successo e mostrando a caratteri cubitali i progressi della cura Bartocci.
Ma la rabbia e il rancore è tanto, perché, forse, con un arbitraggio diverso, oggi staremmo commentando un’altra sfida. «Preferisco non parlare dell’arbitraggio, che è stato penalizzante per tutti, in particolare per noi, sul quinto fallo fischiato a Slay. Ha rischiato di rovinare l’atmosfera, ma ciò non deve fornire alcun alibi per la sconfitta ai miei giocatori. Anzi – ha commentato coach Maurizio Bartocci – voglio ringraziarli per il grande impegno profuso. Abbiamo assistito ad una gara spettacolare, molto agonistica, ma altrettanto corretta. Non mi è piaciuto l’approccio troppo morbido alla gara, in particolare nella prima frazione, ma poi per fortuna, grazie ad una buona difesa, abbiamo rialzato la testa. Abbiamo anche provato a difendere a zona, con buoni risultati. Ma la mia è una squadra votata alla fase offensiva, così nella seconda parte abbiamo messo apposto alcune cose e siamo andati molto meglio contro una delle migliori squadre della categoria, uscendo dal campo in maniera onorevole».
Da rivedere, le prestazioni di Tavernari e Sorrentino. Il primo, scosso emotivamente per il ritorno in terra toscana, si è fatto prendere dall’emozione e dalla frenesia, facendo registrare un 0 su 7 dall’arco dei 6,75, che non gli appartiene. «Non ho giocato affatto bene, devo ammetterlo. Voglio ringraziare i tifosi biancorossi per l’accoglienza e l’affetto che mi hanno dimostrato – ha spiegato l’atleta brasiliano – ma devo cercare di dare di più per la mia attuale squadra e non offrire prestazioni sottotono come quella di Pistoia». Il secondo, così come nella trasferta di Forlì, è apparso abulico e impalpabile (2 punti e 0 su 5 dall’arco). Poichè dovrà sostituire l’infortunato Porta in cabina di regia per ancora qualche partita, serve assolutamente una scossa e subito.
Alle ore 18:15 di domenica, la Givova sarà nuovamente di scena al PalaMangano, contro la Fileni BPA Jesi. I marchigiani, con due punti in meno dei campani in graduatoria, sono reduci dall’inopinata sconfitta casalinga per mano dell’Upea Capo d’Orlando. Nella struttura di Viale della Gloria si giocheranno il tutto per tutto per cancellare questo scivolone e per riprendere la marcia bruscamente interrotta.
Antonio Pollioso