Vico Equense, telefonia mobile: Cinque chiede chiarezza

Nel dicembre dello scorso anno il Consiglio Comunale ha deliberato la costituzione di una commissione per la verifica e l’ottimizzazione sul territorio di Vico Equense dei campi elettromagnetici prodotti dalle antenne della telefonia mobile. Sui possibili effetti derivanti dall’esposizione, si è concentrata l’attenzione della collettività. Pur rispettando in maniera rigorosa e prudenziale i valori limite di esposizione ai campi elettromagnetici prodotti dal funzionamento delle stazioni radio base per la telefonia mobile, l’Amministrazione comunale ha compreso le preoccupazioni dei cittadini per gli eventuali rischi legati alla salute pubblica ed ha individuato professionalità di rilievo col fine di redigere un piano di verifica e di ottimizzazione dei campi elettromagnetici sul territorio comunale. Fanno parte di questa neo Commissione, composta di tre esperti, due tecnici d’inquinamento elettromagnetico e uno specializzato in oncologia, i Professori dell’Università Federico II di Napoli, Luciano Di Fraia e Luigi Verolino, unitamente all’oncologo di Vico Equense, Ester Di Palma. Il sindaco Gennaro Cinque a riguardo dichiara:“Lo spirito di questa disposizione è la tutela della salute pubblica. L’obiettivo principale è quello di salvaguardare i cittadini su tutto il territorio, attivando un costante monitoraggio degli impianti”. L’Ingegnere Paolo Guadagno, responsabile unico del procedimento, ha fissato un incontro per giovedì 29 novembre 2012 al fine di avviare i lavori della commissione di esperti.L’Amministrazione comunale si è resa disponibile a concedere l’utilizzo di aree comunali per l’installazione degli impianti di stazione radio base per la telefonia mobile, in aderenza a quanto previsto da un protocollo d’intesa tra ANCI e Ministero delle telecomunicazioni. A seguito dei sopralluoghi gli enti gestori (Tim, Vodafone e Wind) sono stati individuati quattro siti idonei. Il Palazzo Municipale di Corso Filangieri, Massaquano nei pressi del campo sportivo, Ticciano nelle vicinanze dell’antenna RAI-Way e Monte Faito in prossimità del Parco Oceano Verde. Il Comune ha sottoscritto dei contratti di locazione con i gestori di telefonia mobile, fissando un canone annuo che entrerà nelle casse comunali per ogni sito d’installazione, reclamando, però, che questo piano di sviluppo della rete di telefonia mobile tuteli l’ambiente e la salute dei cittadini attraverso un adeguato controllo dei valori del campo elettromagnetico generato dagli impianti. “La delibera, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale nel dicembre dello scorso anno – continua il Primo cittadino – impegnava ancora le concessionarie Vodafone, Wind e Tim a procedere all’immediata installazione delle antenne in località Massaquano, Ticciano e Monte Faito. Questo per far sì che in Città si creasse una rete che, su un territorio di 30 km quadrati e con 20mila abitanti, avesse sei microimpianti, comprese le stazioni di Montechiaro e Punta Scutolo. L’antenna di Massaquano, oggetto di polemica, una volta in rete servirà solo Massaquano, Sant’Andrea e San Salvatore. Se spegnessimo anche Massaquano, come abbiamo già fatto con Vico centro, salterebbe quel principio approvato all’unanimità, che prevedeva la creazione di una rete con una distribuzione omogenea degli impianti. È proprio quest’omogeneità, infatti, a garantire una produzione di onde elettromagnetiche più blande rispetto a quelle utili al raggiungimento, da parte di un cellulare, di un ponte più distante. L’amministrazione comunale, in merito agli impianti di telefonia mobile, sin dal 2002 si è sempre opposta a installazioni casuali e che non tenessero conto di una pianificazione più ampia e programmata. Difatti, già con l’amministrazione Dilengite, si è cercato di operare valutando diversi aspetti importanti: l’estensione territoriale (30 kmq circa), l’atipica morfologia del territorio, la qualità e la quantità del segnale. Tutti i cittadini hanno, di fatto, diritto ad usufruire dei cellulari e delle nuove tecnologie UMTS, che risiedano in collina o alle marine, in montagna piuttosto che al centro. Alla luce di questa necessità è indispensabile che le basi di telefonia siano distribuite in maniera equa ed omogenea sull’intero territorio, così da garantire la copertura del segnale senza intasamenti degli impianti. È impensabile, infatti, che al momento il traffico possa essere concentrato unicamente sulla stazione di Montechiaro. Siamo in pieno accordo con quanto affermato dal consigliere Dilengite, – continua il Primo Cittadino – tant’è che il nostro lavoro è un rinnovato impegno, è la giusta continuazione di quanto iniziato con la sua amministrazione. Abbiamo la consapevolezza di essere solo all’inizio di questa complessa vicenda, ma siamo ben disposti a verificare ogni scelta, anche valutando lo spostamento dell’antenna di Massaquano che tanto scalpore ha destato, purché s’individuino siti riconosciuti idonei secondo i parametri e canoni tecnici, ma soprattutto che tengano conto della salute pubblica. Per parametri e canoni tecnici intendiamo non solo la copertura del segnale, ma anche la difesa del paesaggio. È inderogabile, infatti, che su un solo apparato si colleghino tutti i gestori, così da ottenere un contenuto impatto sull’ambiente. È giusto, altresì, informare i cittadini del fatto che il piano redatto per la telefonia mobile tiene conto di ognuno degli aspetti anzidetti e colgo quest’occasione per ringraziare pubblicamente, seppur in netto ritardo, i tecnici che hanno lavorato alla progettazione e i tre gestori (Tim, Vodafone e Wind) che ne hanno condiviso le regole.” conclude il Sindaco Gennaro Cinque.

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