Nell’ambito della III edizione del festival “Cinema Fantastico” di Napoli (21-24 novembre 2012), l’Instituto Cervantes di Napoli ospita nel suo auditorium, sabato 24 novembre dalle 12, la prima italiana del film d’animazione “Gritos en el pasillo” di Juanjo Ramírez. A seguire, l’incontro con il regista spagnolo, che chiude il festival.
Nato a Siviglia, laureato in Scienze delle Comunicazioni all’Università Complutense di Madrid, Juanjo Ramírez ha debuttato alla regia proprio con il lungometraggio di terrore “Gritos en el pasillo” nel 2007. Ha lavorato anche come sceneggiatore e ha scritto, tra le altre cose, il lungometraggio “Mí” (per César del Álamo) e sketches per il programma comico “Vaya Semanita” di ETB.
Gritos en el pasillo, il primo lungometraggio al mondo realizzato con l’animazione di arachidi, è un film ricco di azione e terrore, che ha riscosso ottimi consensi al Festival di Cannes. Nonostante i pochi mezzi a disposizione, è stato realizzato quasi interamente a Fuerteventura da Ramírez (regista e sceneneggiatore) e Alby Ojeda (direttore di fotografia) che hanno intrapreso questa avventura coinvolgendo molti altri professionisti, considerata la sua singolarità e il grande potenziale del progetto. Arrivando a formare un gruppo di 30 persone, che ha lavorato 5 mesi alle riprese. Il film narra le vicende di un prestigioso illustratore di racconti per ragazzi che viene assunto dal direttore di un manicomio. Dovrà decorare le pareti con i suoi disegni per rendere l’ambiente più gradevole. Sembra un lavoro facile, ma le cose si complicano quando il disegnatore scopre un oscuro corridoio da cui provengono grida agghiaccianti.
Agli spettatori presenti in sala verranno donate delle arachidi per assaporare e seguire al meglio il film e sentirsi parte della storia in tutto e per tutto.
Il Cervantes, inoltre, presenta venerdì 23 novembre sempre nell’ambito di “Cinema Fantastico”, tre proiezioni (ore 15, 16 e 17) del film muto di Luis Buñuel, “Un perro andaluz” del 1929, una delle perle del cinema surrealista. Tra i protagonisti della pellicola, oltre allo stesso Buñuel, ci sono Pierre Batcheff, Simone Mareuil e Salvador Dalí.