Ercolano, De Rosa (PdL): “Investiamo nella formazione professionale dei giovani”
Alfonso Maria Liguori
“Investiamo nella formazione professionale dei nostri giovani e riguadagneremo credibilità agli occhi del mondo”: esordisce così a Ercolano l’esponente del PdL Aniello De Rosa in merito alla necessità di utilizzare strutture logistiche comunali quali laboratori dove formare artisticamente e culturalmente i giovanissimi membri della comunità vulcanica. “Massima fiducia nei talenti in erba di un territorio dalle potenzialità produttive appena scalfite. Ci auguriamo in tal senso che ogni istituzione si adoperi con grande slancio alla realizzazione di progetti che consentano ai nostri figli di competere con i coetanei di un’Europa non più irraggiungibile”. “ Non si può in alcun modo – ha commentato l’attivista sociale e scrittrice partenopea Ersilia Imbò – sottovalutare il talento di chi ha ereditato da questa perla del Mediterraneo spessore umano e potenzialità espressiva in campo sia lavorativo che artistico. Il mercato del lavoro a livello europeo appare sempre più spietato e cinico così come sono aumentate le richieste di alta specializzazione da parte delle multi nazionali che guardano alle nuove leve come a materiale umano sul quale investire e con il quale crescere esponenzialmente. Pertanto occorre motivare e investire al massimo perché certi patrimoni umani non finiscano per abbandonare gli amati luoghi natii esasperati dalla mancanza di formazione professionale e di adeguata occupazione all’interno degli stessi”. Chiaro il messaggio di Imbò che sottolinea come l’elemento umano debba però marciare di pari passo con l’acquisizione delle tecniche operative come la stessa precisa : “ Non bisogna creare robot ma individui capaci di pensare e in possesso di sentimenti eticamente solidi. Solo così potremmo garantire una qualità d’esistenza migliore a chi erediterà questo nostro mondo. Sono certa che in questo arduo iter formativo la società civile sarà all’altezza del delicato compito che ricopre un sistema sociale moderno degno di tale appellativo che vanta duemila anni di storia e tradizioni culturali”.