Pompei: scuole e associazioni in piazza per un futuro “verde”

Educazione alla raccolta differenziata, per vedere, in ogni scarto, una nuova risorsa. Questo lo scopo della manifestazione “Io rifiuto, il futuro in piazza”, alla sua seconda edizione, tenutasi presso piazza Bartolo Longo, in concomitanza con la settimana europea per la riduzione dei rifiuti. A essere coinvolte le scuole cittadine del I e II circolo didattico, oltre all’Amedeo Maiuri e Matteo della Corte. Dopo il saluto del sindaco, Caludio D’Alessio,  l’assessore all’ambiente Amato La Mura ha sottolineato le difficoltà nel realizzare la raccolta differenziata in provincia di Napoli, con disservizi e ritardi continui, dovuti alla mancanza di una gestione efficace delle risorse. A presenziare gli stands, imprese della green economy e  associazioni che hanno collaborato con le scuole sul tema rifiuti. “Crapolla Oltre”, presieduta da Dino Sorrentino, ha promosso il compostaggio negli istituti scolastici di Pompei. Sette compostiere sono state già fornite dal comune e in alcune realtà, più virtuose, l’attività è ormai iniziata. Negli altri plessi, l’associazione affiancherà insegnanti e bambini per i primi passi nel mondo del compostaggio. Presenti anche l’onlus “Fiocco  Azzurro”, con a capo Luciano Scatola, che si è occupata degli oli esausti, e la CONGEAV, guidata da Enza Calabrese, che garantisce il supporto logistico. In occasione dell’evento sono stati distribuiti, a titolo dimostrativo, i primi flaconi per la raccolta di oli esausti. Dopo le festività natalizie, invece, tutte le famiglie di Pompei potranno riceverli, mentre verranno attivati i relativi centri di raccolta (Auchan, Carrefour, La Cartiera, P.zza Falcone e Borsellino, scuola Maiuri). Ma l’elemento più significativo è costituito dal coinvolgimento dei bambini. Alcuni di loro erano impegnati nella dimostrazione pratica del compostaggio. Altri, con esemplare serietà, declamavano relazioni dettagliate su rifiuti, ambiente e sull’importanza della raccolta differenziata. La speranza è che i più piccoli, più permeabili alle novità, riescano ad “educare” i grandi. E che Pompei, che nel 2011 era al 216esimo posto con il 36, 79% di differenziata, scali, finalmente, la classifica dei “comuni ricicloni”.

                                                                                                              Claudia Malafronte

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