Dopo un lungo percorso e tanto lavoro, il Comitato è riuscito a convincerli che quel progetto non andava realizzato e che il Parco andava invece riqualificato e restituito alla cittadinanza in condizioni dignitose: livelli minimi di sicurezza, di igiene e di vivibilità (chiusura notturna, personale per la pulizia, sorveglianza diurna della Polizia Locale). Con un piano di gestione elaborato in tal senso, il Comitato ha dimostrato che tutto ciò era possibile e che il Parco avrebbe persino prodotto utili (circa 10.000 euro all’anno). Ha inoltre chiesto che la cittadinanza fosse coinvolta nelle scelte che riguardano il futuro del Parco e che si avviasse perciò una fase di consultazione dei cittadini (un percorso di partecipazione ora in corso), per condividere gli interventi di riqualificazione da realizzare.
Avendo appreso con sconcerto che era stata appaltata la costruzione di unlounge bar proprio nel centro del Parco, più volte e pubblicamente il Comitato ha chiesto all’Amministrazione di fermare un intervento così invasivo, che di fatto costringerà all’apertura notturna del Parco e lo esporrà ad ulteriori problemi di sicurezza e pulizia. Inoltre resta ancora da chiarire se il suolo su cui insiste la struttura centrale sia del Comune di Pomigliano o ancora del Demanio (e quindi non cedibile).
Ma la vera notizia è di poche settimane fa! Dopo aver ripetuto per anni che “non c’era un euro” da spendere per il Parco neppure per gli interventi urgenti, tutt’a un tratto l’Amministrazione ha stanziato ben 155.000 euro per la sorveglianza notturna, guarda caso proprio in concomitanza dell’inizio dei lavori per il lounge bar. Soldi (tanti) che potevano essere destinati alla riqualificazione del Parco che versa ormai in condizioni disastrose.
La verità è che con i soldi pubblici pagheremo (di fatto) la sorveglianza al lounge bar e ancora con soldi pubblici saremo costretti a pagare i danni che deriveranno dall’apertura notturna.
Il Comitato per il Parco Pubblico di Pomigliano