L’anno che verrà porterà alla cittadina mariana una nuova iniziativa caritatevole: l’istituzione di una mensa per i poveri. Il progetto diventerà operativo a partire dalla seconda metà del mese di Gennaio e segnerà una svolta decisiva nell’ambito della missione di assistenza ai meno abbienti. Il refettorio sarà istituito presso i locali della Casa del Pellegrino, ed offrirà 100 pasti caldi al giorno nonché 20 posti letto per la notte ai senza tetto. Va precisato che, attualmente, il servizio mensa è già funzionante, presso l’Istituto Bartolo Longo di via Sacra, ma in una forma limitata. Ad ora, solo una volta al mese, vengono consegnati ai poveri della città e non, pacchi contenenti generi alimentari. Da sempre, a coordinare l’attività della mensa è la dottoressa Maria del Rosario Steardo, membro dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, affiancata da un folto gruppo di volontari, dalle suore del Santo Rosario e da collaboratori dell’Arcivescovo Prelato. Un vero e proprio team, dunque, che condivide una missione precisa: sostenere i più deboli nel loro difficile cammino di vita partendo da gesti di aiuto concreti. Il supporto fino ad ora offerto si è rivelato vincente. Da qui, dunque, la necessità di trasformarlo in un servizio quotidiano e non più mensile. Per raggiungere tale scopo, è stato siglato un accordo tra la Chiesa di Pompei e il Sovrano Ordine dei Cavalieri di Malta. Il protocollo d’intesa tra le parti prevede una riorganizzazione del servizio mensa nonché il suo trasferimento presso i locali della Casa del Pellegrino. Tutto ciò servirà a garantire una somministrazione quotidiana dei pasti ai bisognosi d’aiuto. L’antico edificio, una delle prime opere di accoglienza sorte in Valle di Pompei, per volere del Beato Bartolo Longo, sarà nuovamente riabilitato alla sua originaria funzione di accoglienza. Ospiterà anche 20 clochard offrendo loro un riparo per la notte. Ad inaugurare la Casa del Pellegrino nella sua nuova missione caritatevole, sarà Mons. Tommaso Caputo, neo Prelato della città di Pompei. Tutti i volontari che opereranno nelle struttura seguiranno un corso di formazione e verranno coordinati sempre da un esponente del Sovrano Ordine. Con questa iniziativa, dal nobile intento, Pompei punta ad affiancarsi sempre più all’esempio di Lourdes e di altra realtà che da sempre sostengono i più deboli nel loro cammino di difficoltà. In un momento storico divorato da una crisi economica imperante, ben vengano iniziative a tutela dei disagiati che offrano un aiuto concreto ed incondizionato. Pompei, città di fede ed accoglienza, con questo progetto e con numerosi altri già sostenuti, ripercorre l’esempio d’amore caritatevole del suo fondatore, il beato Bartolo Longo.
Marianna Di Paolo