Pompei: l’on. Marciano chiude le primarie per Bersani

È  partito il countdown per le primarie, ed è tempo di discorsi finali e conclusioni provvisorie. Il comitato pro- Bersani di Pompei, guidato da Franco La Mura, ha affidato a Antonio Marciano, consigliere regionale del PD, la chiusura della campagna a sostegno del segretario. Ad attendere  l’onorevole campano un nutrito gruppo di sostenitori e il segretario cittadino, Vincenzo Mazzetti, che ha accolto la richiesta dei bersaniani. Nel suo lungo discorso, Marciano ha analizzato diversi aspetti dell’attualità politica nazionale, ma anche locale. In primo luogo perché Bersani. “Bisogna sottolineare il grande atto di generosità del segretario e del gruppo dirigente del partito. Queste primarie sono possibili grazie alla modifica dello statuto del PD, in base al quale lo stesso segretario sarebbe stato il candidato premier. Invece Bersani ha dimostrato apertura e disponibilità, come ha fatto guidando il partito nel momento più difficile della nostra storia, dal dopoguerra ad oggi”.   A chi contesta il sostegno a Monti risponde: “Con Bersani si potrà  superare l’agenda Monti, necessaria in un momento di crisi, ma del tutto insufficiente per risalire la china. Pensiamo al ruolo della scuola, formazione e  ricerca su cui paesi come la Francia, con Hollande, puntano per uscire dalla recessione. Questo soprattutto per i ragazzi della nostra regione,1milione e 800mila, protagonisti di un’emigrazione silenziosa.  Il loro destino deve essere in mani sicure, oltre che pulite. Altrimenti la crisi graverà sempre sui più deboli. La sfida è mettere in sicurezza gli anziani senza togliere risorse ai giovani”. Non può mancare, ovviamente, il riferimento a Renzi: “Di rinnovamento si parlava anche prima. Ma rinnovamento non significa prendere a calci la storia precedente né le persone che la rappresentano. È necessario un cambiamento profondo, ma il cambiamento che proviene da una sola persona non dura. Siamo ai livelli minimi di gradimento della politica, ma non possiamo rinnegare il nostro patrimonio etico che ha al centro il lavoro, la sua visione etica, il capitale umano. E questo fa la differenza con altri modelli di gestione. Basti pensare alla situazione dei trasporti oggi in Campania”. Infine, su nostra esplicita richiesta, il riferimento a Pompei: “Sulla città dobbiamo lavorare di più e meglio. Perché può essere gestita meglio di come è stato fatto finora. Dobbiamo fare un salto di qualità e voltare pagina. Penso, ad esempio, al progetto Eisenman (sulla riqualificazione delle due stazioni della Circumvesuviana, ndr). Quando è arrivato lo stop della Regione, mi sarei aspettato una maggiore reazione dall’amministrazione. Ci vuole più coraggio”.

                                                                                                    Claudia Malafronte 

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