Bartocci striglia i suoi: “Occorre continuità”

La migliore Givova Scafati stagionale ha ridato al PalaMangano le sembianze di una roccaforte inespugnabile. A pagarne le spese è stata una incerottata Fileni BPA Jesi (priva di Sanders e Valentini), battuta 88-70. Si è trattata della terza vittoria della gestione Bartocci, il coach che ha ridato un’identità all’organico gialloblù e che conserva la propria imbattibilità stagionale tra le mura amiche della struttura di Viale della Gloria.

Gli uomini del presidente Rossano sono riusciti ad allungare il passo solo nell’ultima frazione, quando hanno pigiato il piede sull’acceleratore e stretto alle corde l’avversario, punendo la difesa a zona ospite con grande precisione al tiro dalla lunga distanza, anche grazie alla ritrovata verve di Sorrentino (12), Tavernari (9) e Ghiacci (15), ben coadiuvati dai soliti Mays (24) e Slay (11). Bene anche Rosignoli (6), che ha risposto presente quando è stato chiamato in causa, e Baldassarre (8), che sta tornando ad essere l’atleta grintoso e concreto che eravamo abituati a vedere. Male solo Bushati, utilizzato pochi minuti ed apparso avulso dal contesto. L’assenza del play Porta (ancora infortunato) per la prima volta non si è sentita, segnale che la squadra sta recependo il messaggio del proprio allenatore. I tempi di recupero del regista italo argentino si allungano. Sarebbe dovuto rientrare nel match del prossimo 8 dicembre in casa contro la Novipiù Casale Monferrato dell’ex Griccioli. Invece, dovrebbe rientrare sul parquet solo nella prima sfida del 2013, avendo iniziato da pochi giorni la fase riabilitativa in piscina e in palestra.

Tra i più soddisfatti per il successo conquistato, coach Bartocci elogia i suoi. «Sapevamo che avremmo affrontato una squadra motivata e che si sarebbe disposta a zona – ha commentato – e siamo stati bravi a gestire i ritmi e le velocità del gioco, che gli avversari tendevano a tenere basso. Abbiamo insistito troppo con il tiro dalla lunga distanza, soprattutto nella prima parte di gara, quando c’era poco ritmo in attacco e siamo stati pigri ad attaccare. I ragazzi stanno recependo i miei insegnamenti e le gerarchie in campo. Ma possiamo e dobbiamo migliorare ancora tanto, soprattutto per creare continuità di gioco, che finora ho visto solo a sprazzi».

La più bella sorpresa di quest’ultimo turno di campionato è stato l’inserimento in campo per alcuni minuti dei giovanissimi (classe ’95) Matrone ed Izzo. Quest’ultimo, in particolare, è stato preferito a Bushati nella difesa sul fromboliere ospite Hoover, giocando ben 8’15’’ complessivi e mettendo a segno anche una tripla a pochi minuti dalla sirena, che ha fatto esplodere di gioia il PalaMangano. «Izzo è un ragazzo interessante. Gli concederò ancora spazio e minuti in campo – ha spiegato l’allenatore scafatese – se continuerà ad impegnarsi con sacrificio ed umiltà. In allenamento mi ha fatto vedere buone cose ed ha conquistato la mia fiducia a tal punto da infondermi il coraggio di gettarlo nella mischia».

Il giovane atleta made in Scafati si è regalato un magic moment in occasione del suo diciassettesimo compleanno. «Il coach in settimana mi avrebbe avvertito che sarei stato utilizzato e che quindi dovevo farmi trovare pronto – ha detto Izzo (in foto), visibilmente emozionato – anche se confesso che la cosa mi aveva messo un po’ di agitazione. Ci tenevo però a non deludere la fiducia del tecnico. Così, appena entrato in campo, le gambe e le braccia sono andate da sole. Quando poi è entrata la tripla, mi sono completamente sciolto. Sono davvero felice».

Matrone ed Izzo fanno parte del gruppo di atleti nati nel 1995, visionati nel Progetto Azzurri 2012, organizzato dal settore squadre nazionali in Campania. I giocatori campani sono stati monitorati e convocati dal responsabile campano, Antonio Petillo, e sono diretti dal tecnico del settore squadre nazionali, Antonio Bocchino (Petillo assistente). «Luca e Ferdinando sono ragazzi dell’ultimo gruppo che ho allenato a Scafati prima di lasciare. Vincemmo il titolo regionale Under 15. Sono molto orgoglioso di questi due ragazzi – ha commentato coach Petillo – e sono convinto che faranno belle cose. La società punta molto su di loro: fanno bene il Presidente Longobardi e i soci a dare sempre più spazio ai giocatori del vivaio. Sono convinto che Luca e Ferdinando sono pronti».

Antonio Pollioso

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