Queste in sintesi le motivazioni del Sindaco Longanella che hanno portato all’ordinanza di sgombero:
“A causa delle forti precipitazioni abbattutesi sul nostro territorio il 6 e 13 settembre scorsi e successivamente, la selva lavatoio presenta segni evidenti di dissesti attivi e di fenomeni di dissesti attualmente quiescenti ma con elevata probabilità di attivazione a seguito della presenza di evidenze manifeste di fenomeni di dissesto potenziali o della concomitanza di più fattori con caratteristiche fortemente presispondenti al dissesto (acclività, spessori consistenti dei depositi sciolti delle coperture, caratteristiche strutturali del substrato roccioso, ecc.) e che, per una eventuale precipitazione anche non molto abbondante, si rende opportuno adottare un provvedimento cautelare a tutela della pubblica incolumità fino a quando non saranno eseguiti interventi strutturali, ordino gli abitanti di Via Paterno a Trivio di sgomberare immediatamente la zona a scopo cautelativo con la evacuazione degli edifici adibiti ad abitazione e ad attività con presenza di persone. Avverto altresì che eventuali danni a persone e/o cose derivanti dal mancato rispetto di questo provvedimento saranno a carico degli inadempienti. Il Comune assicura l’utilizzo dei seguenti alloggi: il Monastero delle Suore Crocifisse in via Piave; l’Agriturismo BB “La Taverna di Annibale” in via Crocinola e altre strutture in via di allestimento per la permanenza delle persone prive di ospitalità presso familiari o parenti. Inoltre, tutti gli occupanti degli immobili ricadenti nell’area della frazione Trivio ed individuati nella planimetria di colore giallo, dovranno spostarsi dai piani bassi a quelli alti. Per qualsiasi ulteriore evenienza si potrà contattare l’Ufficio Protezione Civile al numero 081 516 32 70. I cittadini potranno ricorrere contro questa ordinanza al Prefetto, al Tar di Salerno oppure con un ricorso straordinario al Capo dello Stato nei termini previsti dalla vigente legislazione di settore”.
Dal Comune hanno precisato nelle ultime ore che soltanto due abitazioni sono oggetto della ordinanza, perché ricadenti in “zona rossa” e quindi eventualmente soggette a rischi in caso di eventi alluvionali.