Guardate un po’ lassù. Si, proprio lì, dove per non soffrire di solitudine devi guardare solo verso il basso, perché sopra non c’è proprio nessuno. Guardate, e voilà: di nuovo la Turris. Appena una giornata è durata la latitanza corallina dalla cima del suo girone. Complice non solo l’affannosa vittoria raggiunta in extremis da Sibilli e soci, ma anche l’inaspettata debacle delle dirette inseguitrici. Già, perché come d’autunno cadono le foglie così è avvenuto per Sora, Sarnese e Lupa Frascati. Ma il suono del loro accartocciarsi non è e non può essere ancora trionfale sinfonia per i corallini. Quest’ovvia constatazione non nasce solo dall’essere ancora e soltanto in pieno autunno, appunto, ma anche da alcune difficoltà mostrate dai ragazzi di mister Fabiano nelle ultime giornate. Valga la gara col Budoni per sintetizzarle. I torresi partono a spron battuto e quando le lancette ancora non hanno compiuto nemmeno il primo giro a 360° il Liguori può già esultare. Di fatti bastano giusto una ventina di secondi a Falco per confezionare l’assist ottimamente trasformato dal diagonale chirurgico di Vitale. La gara tuttavia non si mette, come ci si aspetterebbe, in discesa, ma anzi i padroni di casa soffrono una vistosa inferiorità numerica a centrocampo. Tant’è che il Budoni al 20’ trova il meritato pari con il capocannoniere del girone, Borrotzu, il quale deve semplicemente appoggiare alle spalle di un incolpevole Manfredonia la bella palla radente offertagli da Pau. Nemmeno l’espulsione occorsa al difensore avversario Vacca, al 55’, consente alla Turris di indirizzare la gara verso una facile vittoria. Così il pubblico torrese deve attendere il penalty concesso all’88’ e trasformato da un glaciale Sibilli per poter tornare a cantare “la capolista se ne va”. Il primato corallino sarà comunque già insidiato domenica, nella gara casalinga che al comunale di Torre del Greco vedrà di scena la S.E.F. Torres. La formazione sarda è appena tre lunghezze sotto la Turris ed è reduce dall’importante vittoria per 0-1 al Pinto di Caserta (in pratica è l’unica delle compagini di testa ad aver trovato i tre punti, oltre alla Turris). Da tenere sott’occhio certamente sarà l’avanti sardo, quel Meloni autore di otto reti sin qui, le quali gli permettono di potersi fregiare del titolo di vicecapocannoniere del girone, almeno temporaneamente. Ma venendo alle questioni di casa biancorossa per domenica certo è ancora una volta lo schieramento, l’inossidabile “modulo a farfalla”, ovvero un 4-4-2 che in fase di possesso palla dispiega le sue splendide e rapidissime ali verso la porta avversaria divenendo in pratica un 4-2-4. E questo nonostante i problemi di equilibrio palesati dai corallini negli ultimi incontri. Per quanto concerne, invece, gli interpreti qualche variazione potrebbe riguardare il reparto offensivo, con Sibilli che sembra favorito su un volenteroso, ma ancora poco prolifico Longobardi.
Michele Di Matteo