Scafati, amministrazione in crisi: l’Udc fuori dalla maggioranza

Sembrerebbe ormai conclusa la scissione dell’Udc dall’attuale maggioranza politica di Scafati. Ma al di là delle conseguenze che la scelta dei centristi comporterà, bisogna sottolineare che si tratta comunque di un distacco “parziale”. Nel consiglio comunale di ieri, infatti, si sono susseguiti interventi contraddittori degli esponenti del partito di Casini.

I punti su cui si può cominciare a ragionare sono: le dimissioni dell’assessore al Bilancio Giacinto Grandito, il distacco dalla maggioranza di una parte dell’Udc in maniera netta con i consiglieri Luigi Caiazzo, Alfonso Fantasia e Antonio Carotenuto. “Il 28 novembre scorso si è riunito il direttivo dell’Udc – ha detto Carotenuto – che ha deciso di uscire dalla maggioranza amministrativa. In questo modo il partito assumerà una posizione nuova ed univoca, completamente alternativa a questa amministrazione. L’obiettivo per le prossime elezioni sarà quello di creare una coalizione insieme a tutte le forze moderate scafatesi con un proprio candidato a sindaco”. È stato poi il turno di un altro consigliere dell’Udc che però non ha aderito alla decisione del partito di non appoggiare più il sindaco Pasquale Aliberti: “L’Udc a Scafati, come anche a livello provinciale e regionale, ha appoggiato il PdL e quindi l’attuale primo cittadino. Fin dall’inizio tutti abbiamo sposato il progetto ‘Scafati Cambia’. Io per coerenza umana e politica rimango in questa maggioranza. Mi discosto da questo documento, perché le battaglie si fanno all’interno di una maggioranza e non fuori”. Perentorio è stato l’assessore Grandito che ha spiegato senza tentennamenti: “Annuncio ufficialmente le mie dimissioni da questa amministrazione. Questo è un atto di carattere politico, dal momento che il mio partito ha preso questa decisione non solo a livello locale. Essendo uomo di partito devo rispettare tutto questo ma ci tengo a precisare che dal punto di vista umano ritengo che in cinque anni di governo abbiamo cambiato le sorti di questa città in positivo”. Ha poi chiarito la sua posizione il vicesindaco in quota PdL Salvati: “Non ho chiesto la testa di nessun dirigente ed assessore in merito alla questione morale di questi giorni. Non sono né un moralizzatore e né un grillo parlante. In politica non ci sono eroi ma uomini che a volte possono sbagliare. Non mi dimetto, vado avanti nell’azione amministrativa con sempre maggior vigore e trasparenza. Rimango in trincea a combattere”. Il sindaco Aliberti, infine, ha voluto dire la sua sulla questione “Geset”: “Tutti gli attacchi nei confronti della Geset sono strumentali e propagandistici. Non c’è stata nessuna irregolarità né nella gestione dell’ente né sulle assunzioni”.

Aniello Danilo Memoli

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