Sono sempre più drastici i tagli sui trasporti in Campania, le vittime principali di questo tirare le cinghia e di questo mancato servizio sono gli utenti. In particolare la linea della Circumvesuviana SARNO – NAPOLI – OTTAVIANO sembra essere totalmente privata di qualsiasi attenzione ed i treni non sono assolutamente garantiti. I chiari effetti di ciò sono privazioni e sacrifici che i numerosi pendolari ogni giorno sono costretti a vessare. A tutto ciò gli utenti non sono stati a guardare ed hanno creato ,oltre ad aver sollecitato più volte l’ente,un gruppo facebook che si intitola “Quelli che aspettano la Circumvesuviana”. Fra le persone che si stanno battendo per riavere questo servizio ci sono Sara Feola e Mena Orlando. Le persone che hanno costituito il gruppo dichiarano fermamente in una nota condivisa i possibili rimedi: “L’idea del gruppo nasce a causa delle difficoltà incontrate negli ultimi mesi per raggiungere i posti di studio e d lavoro. Il gruppo è stato proposto dagli studenti come spazio pubblico in cui condividere il disagio e le informazioni, dove chiunque fosse interessato potesse interagire e proporre soluzioni qualsiasi sorta”.
Il bus Della Penna non si è proposto né imposto ma è stato privatamente contattato dagli amministratori del gruppo per cercare di fornire un servizio che non sostituisse ma supportasse le corse della Circumvesuviana, a partire dalla linea Sarno, che la maggioranza conferma come una delle più disagiate.
La finalità del servizio proposto e gestito dagli stessi utenti che vi parteciperanno in coordinazione con Della Penna, non deve essere in alcun modo scambiata per una coalizione in opposizione agli operatori della circumvesuviana. Si cerca solo di permettere uno smistamento dell’utenza. Non si possono proporre certo linee alternative né mezzi pubblici che possano sopperire alle mancanze del servizio, ma quanto meno, si cerca di limitare i danni, anche se significa ricorrere a un privato. L’intento non è SCHIERARSI CONTRO i dipendenti ma fare gli utenti, che stanno subendo le conseguenze di questo collasso, loro malgrado. Questo deve essere ben chiaro. Seppure vi sono in ballo questioni economiche e politiche, non è nel nostro interesse entrare nel merito di queste problematiche. Siamo vicini agli operatori, ma non possiamo SUBIRE passivamente questa situazione in quanto sono stati compromessi i nostri ritmi di vita”. “Vi invito, come ho fatto fin dall’inizio, ad attivarvi personalmente, e utilizzare il gruppo face book dove eventualmente organizzare la stessa specie di servizio.
Questo lo chiarisco sempre per lo stesso motivo: il gruppo non è un’agenzia di viaggi né un attentato alle manovre degli operatori. Il gruppo è la possibilità di dar voce agli utenti e di attivarsi per poter consentire gli spostamenti. Tutti possono collaborare a tal fine”.
Aniello Danilo Memoli